In occasione di un importante incontro a Danzica, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha pronunciato parole che hanno suscitato vivaci reazioni nel mondo dell’industria europea. Antonio Gozzi, nella foto, presidente di Federacciai e special advisor di Confindustria con delega all’autonomia strategica europea, piano Mattei e competitività, ha espresso la sua posizione in merito, sottolineando l’urgenza di rivedere il quadro normativo attuale per rilanciare la competitività industriale.
Le Parole di Gozzi sul Contesto Normativo
Antonio Gozzi ha dichiarato: “Le affermazioni della presidente Ursula von der Leyen mostrano che la realtà finalmente è tornata a imporsi. Ora servono i fatti e bisogna smontare tutta una serie di norme che attualmente vigono. È necessario eliminare meccanismi come quello del sistema di emission trading, del CBAM, e quelli che hanno fatto esplodere i costi energetici.” Con queste parole, Gozzi evidenzia la necessità di una revisione profonda delle normative che, a suo avviso, stanno ostacolando lo sviluppo industriale e contribuendo ad un aumento esponenziale dei costi energetici. Il presidente di Federacciai richiama l’attenzione sulla necessità di concentrarsi sui fatti concreti, abbandonando sistemi e meccanismi che penalizzano l’industria.
La Richiesta di Azioni Concrete per l’Industria Europea
Proseguendo, Gozzi sottolinea l’importanza di dotare l’industria europea degli strumenti necessari per competere su scala globale: “Soprattutto, serve o stanziare un fondo significativo per l’industria, o permettere ai singoli Stati di attuare le politiche industriali che ritengono necessarie, senza essere sempre minacciati dai meccanismi degli aiuti di Stato.”
Centralizzazione vs. Autonomia degli Stati
Nel proseguimento del suo intervento, Gozzi evidenzia un dilemma centrale nel panorama europeo: la scelta tra politiche centralizzate e la libertà degli Stati di definire le proprie strategie. Il dirigente afferma: “Nel nuovo ‘mondo’ che abitiamo, è fondamentale fare finalmente chiarezza. O si adottano vere politiche centralizzate, o si lasciano gli Stati liberi di decidere come operare per il meglio. L’Italia ha oggi l’industria più vitale d’Europa, grazie alla presenza di piccole e medie imprese agili e diversificate: deve far sentire la sua voce senza timidezze né titubanze.” Con queste parole, Gozzi lancia un appello alla chiarezza e alla libertà decisionale. In particolare, sottolinea il ruolo fondamentale dell’Italia, che vanta un tessuto industriale estremamente dinamico e competitivo, e invita il Paese a non esitare nel far valere le proprie esigenze e proposte sul palcoscenico europeo.