(di Katherine Puce) SpaceX e Tesla rappresentano due delle imprese pionieristiche fondate dall’imprenditore visionario Elon Musk, nato in Sudafrica e naturalizzato statunitense. Musk è noto anche per aver creato aziende come Zip2 (oggi PayPal), SolarCity, OpenAI, Neuralink, Hyperloop, The Boring Company, xAI e, dal 2022, per essere proprietario di Twitter attraverso la società X Holdings.
SpaceX, fondata nel 2002 in un magazzino californiano, è oggi valutata circa 350 miliardi di dollari. Durante l’ultima operazione interna di vendita di titoli, lo stesso Musk ha dichiarato: “Quasi nessun investitore ha voluto vendere azioni. SpaceX ha ridotto l’ammontare dei titoli da acquistare dai dipendenti per consentire l’ingresso di nuovi investitori”. Nonostante le periodiche offerte private, SpaceX non è ancora quotata in borsa e non ha reso disponibili le sue azioni al mercato pubblico attraverso un’IPO (Initial Public Offering).
L’IPO, che rappresenta la decisione di una società privata di quotarsi in borsa e rendere le proprie azioni accessibili al pubblico, potrebbe in futuro riguardare SpaceX o, con maggiori probabilità, Starlink, il servizio di internet satellitare dell’azienda. Musk ha più volte ribadito la volontà di mantenere SpaceX indipendente fino a quando non saranno realizzati voli regolari verso Marte, considerando la quotazione come un possibile passo successivo per finanziare progetti ancora più ambiziosi, come la colonizzazione del pianeta rosso.
Starlink, invece, potrebbe essere quotata separatamente, ma solo dopo aver raggiunto una maggiore stabilità finanziaria. Nel frattempo, SpaceX continua a crescere, consolidandosi come la start-up privata più preziosa al mondo.
Il 2025 si apre dunque con nuove speculazioni sul settore spaziale e sostenibile, e SpaceX, insieme a Tesla, si conferma al centro dell’attenzione dei mercati e degli investitori.