L’Inail ha diffuso i dati relativi agli infortuni sul lavoro registrati nei primi undici mesi del 2024. Il quadro presenta un incremento lieve ma significativo delle denunce rispetto al 2023, mentre si evidenzia una marcata riduzione rispetto ai numeri del 2022. Tuttavia, il fenomeno degli incidenti in itinere e l’aumento dei casi mortali rappresentano temi di particolare rilievo che meritano attenzione.
Nel periodo gennaio-novembre 2024, sono state registrate 543.039 denunce di infortunio, segnando un incremento dello 0,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il confronto con il 2022 mostra invece un calo significativo del 16,7%. Questo andamento riflette una dinamica complessa: da un lato, una stabilizzazione del numero complessivo degli infortuni e, dall’altro, una crescita preoccupante dei soli incidenti in itinere, ovvero quelli avvenuti durante il tragitto casa-lavoro.
Un dato particolarmente rilevante riguarda gli infortuni tra gli under 15, categoria che ha registrato il maggiore incremento percentuale. Questo aumento è attribuito all’estensione della tutela assicurativa agli studenti, un intervento che, se da un lato amplia la protezione per una fascia di popolazione giovane, dall’altro ha portato a una crescita delle segnalazioni.
Le denunce di casi mortali nei primi undici mesi del 2024 sono state 1.000, con un incremento del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, l’analisi più dettagliata evidenzia una riduzione dei decessi avvenuti sul luogo di lavoro, passati da 745 a 731. Di contro, i decessi legati agli incidenti in itinere sono aumentati sensibilmente, passando da 223 a 269.
Questo dato sottolinea l’importanza di intervenire non solo sui luoghi di lavoro ma anche sulle condizioni di sicurezza del tragitto casa-lavoro, evidenziando la necessità di politiche integrative che considerino il contesto urbano, i trasporti pubblici e le infrastrutture stradali.
Rispetto al 2023, l’incidenza dei decessi sul totale degli occupati Istat è aumentata del 2%, mentre gli infortuni hanno segnato un calo dell’1,3%. Questo dato complessivo suggerisce che, nonostante un miglioramento generale delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, restano criticità legate a specifici ambiti, come il tragitto casa-lavoro e il settore dei lavoratori giovani e non stabilmente occupati.
Questi dati sottolineano l’urgenza di rafforzare le strategie di prevenzione, con particolare attenzione agli incidenti in itinere e al miglioramento della sicurezza nei contesti urbani e stradali. Interventi mirati, come la promozione di campagne di sensibilizzazione, la diffusione di buone pratiche aziendali e l’adozione di strumenti tecnologici avanzati per il monitoraggio e la prevenzione, potrebbero contribuire a una significativa riduzione degli infortuni e dei decessi.
Parallelamente, l’estensione della tutela assicurativa a nuove categorie, come gli studenti, rappresenta un passo positivo verso una maggiore copertura, ma richiede una costante attenzione per garantire che questa misura non si limiti alla protezione post-evento ma promuova anche la prevenzione.
L’Inail continuerà a monitorare l’andamento degli infortuni e dei casi mortali, fornendo dati utili per supportare le politiche di sicurezza sul lavoro e promuovere una cultura della prevenzione che tenga conto delle evoluzioni del mondo del lavoro e delle nuove dinamiche sociali.