In occasione della festa dell’Epifania, la Reggia di Caserta ha voluto celebrare l’anno appena iniziato con alcuni doni simbolici. Oltre ai semi dei fiori de “Le Serre di Graefer”, distribuiti dalla Befana ai bambini in piazza Carlo di Borbone la mattina del 6 gennaio, l’istituto del ministero della Cultura ha voluto inaugurare il 2025 con la messa a dimora di giovani alberature.
Due Ginkgo Biloba, una Magnolia Grandiflora e un Cupressus Marcocarpa hanno trovato casa nella Flora e nel Giardino Inglese nell’ambito del Piano triennale di conservazione e gestione programmata a cura dell’Ati Angeloni e Royal Garden. “Questi alberi, storicamente presenti nel catalogo ottocentesco della Reggia di Caserta, andranno ad accrescere la ricchezza vegetale del Museo verde che oggi conta, oltre agli arbusti, circa 15mila esemplari di medie e grandi dimensioni”, si legge in una nota.
Il Piano triennale di conservazione e gestione programmata prevede la messa a dimora periodica di nuove alberature per incrementare, nel tempo e secondo principi eco-sostenibili, il patrimonio del Museo verde coerentemente allo storico disegno del Parco reale.
Il Ginkgo Biloba e la Magnolia Grandiflora hanno messo radici nei Giardini della Flora, mentre il Cupressus Macrocarpa (o anche Cipresso della Baia di Monterey) è stato piantato vicino all’esemplare abbattuto dal maltempo nel 2019 nella prateria dove dimorano anche gli esemplari di araucaria. Il grande esemplare centenario venuto giù più di cinque anni fa è stato lasciato al suo posto, adagiato su un fianco, a futura memoria della fragilità dell’ecosistema naturale. Le spoglie cenerine della cupressacea sono uno degli elementi di maggiore suggestione del Giardino Inglese. In particolare, il suo tronco, che supera i 5 metri, disegna intrecci che catturano l’attenzione di tutti i visitatori del Parco reale.