Martedì 3 dicembre, alle ore 18.00, la libreria del Palazzo delle Esposizioni di Roma sarà il teatro di un evento imperdibile per gli amanti della musica e della cultura italiana: la presentazione di E sottolineo se… Giorgio Calabrese (Coniglio Editore). Un italiano medio senza rete, monografia scritta da Cesare Borrometi in collaborazione con Vito Vita.
L’incontro vedrà la partecipazione di personalità di spicco del panorama culturale italiano, tra cui Michele Bovi, Umberto Broccoli, Giorgio Calabrese e Michele Guardì, che accompagneranno il pubblico in un viaggio attraverso la vita e la carriera di Giorgio Calabrese, figura centrale della musica leggera italiana.
Giorgio Calabrese, nato a Genova e inizialmente impiegato presso l’Ufficio Spedizioni del Porto, è stato uno degli autori più influenti e prolifici nella storia della canzone italiana. Le sue parole hanno dato vita a brani iconici che hanno accompagnato la nascita della canzone d’autore negli anni ’60, contribuendo al successo di artisti come Gino Paoli, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi e Fabrizio De André.
Non limitandosi ai confini italiani, Calabrese ha anche tradotto e adattato la musica di artisti internazionali, come Charles Aznavour, al gusto e alla sensibilità del pubblico italiano. Una testimonianza del suo ruolo di ponte culturale tra le tradizioni musicali è la sua capacità di infondere eleganza e profondità ai testi delle canzoni, rendendoli parte del patrimonio culturale collettivo.
La monografia di Borrometi è la prima pubblicazione interamente dedicata alla figura di Calabrese. Attraverso testimonianze inedite di collaboratori storici, come Gian Franco Reverberi, Ornella Vanoni, Pippo Baudo e Gino Paoli, e materiali tratti dagli scritti di Calabrese per riviste e copertine di dischi, il volume offre un ritratto sfaccettato dell’autore.
In particolare, il contributo di Vito Vita arricchisce il libro con un’analisi dettagliata della discografia di Calabrese, delineando un percorso musicale che si intreccia con la storia culturale e sociale dell’Italia. Inoltre, viene esplorata la sua attività in televisione e radio, dove ha lasciato il segno per la sua ironia e creatività, tratti che lo hanno reso una figura amata e rispettata.