Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi del 2024, assicurandosi un secondo mandato non consecutivo alla Casa Bianca e diventando il 47° presidente degli Stati Uniti. La vittoria, proiettata inizialmente da Fox News e confermata da altre emittenti, è arrivata grazie ai successi decisivi in Wisconsin e Pennsylvania, due Stati cruciali nel cosiddetto Blue Wall. A Palm Beach, il tycoon ha celebrato il risultato insieme alla famiglia e al suo vice JD Vance, ringraziando i sostenitori e definendo la notte “storica”.
Trump, che a 78 anni si unisce a Grover Cleveland nell’elenco ristretto dei presidenti rieletti a distanza di un mandato, ha sottolineato come questa vittoria rappresenti l’inizio di una “nuova età dell’oro per l’America”. “Aggiusteremo tutto”, ha dichiarato davanti a una folla esultante. Secondo le proiezioni, Trump ha raccolto 277 voti elettorali, sette in più dei 270 necessari per vincere, grazie alle vittorie anche in altri Stati chiave come la Florida, la Georgia e la North Carolina.
La conquista del Wisconsin e della Pennsylvania è stata essenziale per Trump. Entrambi gli Stati, con un valore complessivo di 29 voti elettorali, si sono uniti ad altri territori tradizionalmente conservatori, come Kentucky, Indiana, Alabama e Texas. Quest’ultimo, che assegna 40 voti elettorali, si è confermato fondamentale per il vantaggio repubblicano, mentre Trump è riuscito a mantenere i margini di vittoria anche in North Carolina e Georgia, come avevano previsto i sondaggi della vigilia.
Al contrario, la candidata democratica Kamala Harris ha mantenuto il supporto negli Stati solidamente blu come California, New York, e Massachusetts. In altri Stati di peso come Virginia e New Jersey, la vicepresidente ha registrato però un margine più contenuto rispetto al passato, segnale della competizione serrata di queste elezioni. Il New York Times ha stimato che Trump avesse circa il 90% delle possibilità di vittoria mentre il suo vantaggio si consolidava (percentuale, nel frattempo, aumentata a 93).
Durante la notte elettorale, Palm Beach è diventata il fulcro delle celebrazioni repubblicane, con Trump che ha tenuto il suo primo discorso da vincitore al Convention Center. “Questo è il più grande movimento della storia americana. Non abbiamo mai avuto niente del genere,” ha dichiarato. Elon Musk, uno dei suoi principali sostenitori sui social, ha commentato la vittoria con un gioco di parole: “Let that sink in,” alludendo all’idea di “lasciar assorbire la notizia” e al fotomontaggio di un lavandino (“sink”) nello Studio Ovale.
Sul fronte democratico, lo staff di Kamala Harris ha cercato di mantenere un tono speranzoso, pur riconoscendo che gli Stati chiave rimanenti non basterebbero per una rimonta significativa. Harris ha ringraziato i sostenitori ma non ha tenuto un discorso ufficiale nella notte, lasciando la festa elettorale del suo quartier generale presso la Howard University.
Trump ha promesso di “fermare tutte le guerre” e di portare stabilità negli Stati Uniti, affrontando quella che ha definito come un’esigenza di “guarigione nazionale”. Tra le sue priorità, ha dichiarato, ci saranno il controllo dei confini e il rilancio dell’economia. La nuova amministrazione dovrà inoltre confrontarsi con un Congresso che, stando alle dichiarazioni di Trump, potrebbe vedere una rinnovata maggioranza repubblicana alla Camera.
Questo risultato elettorale segna il ritorno di Trump sulla scena internazionale e la prosecuzione di una delle carriere politiche più controverse e divisive della storia recente americana.