(di Franz Weis, CIO, Analyst/Portfolio Manager e Managing Director delle strategie azionarie europee di Comgest) La situazione macroeconomica offre attualmente pochi motivi di ottimismo: il consumatore cinese si sta indebolendo e anche il sentiment dei consumatori in Europa appare debole. Le indagini sul settore dipingono un quadro di stagnazione. Allo stesso tempo, il calo dell’inflazione implica che i tassi di crescita nominali siano sotto pressione. A ciò si aggiungono questioni geopolitiche che vanno dalle tensioni globali a un anno elettorale politicamente sensibile. Questi fattori aumentano l’incertezza sui mercati azionari. L’aspetto positivo è che i tassi d’interesse sono in calo in Europa e negli Stati Uniti.
Le società growth europee sono state finora messe in ombra dai titoli tecnologici statunitensi. Da un lato, le condizioni economiche e politiche dell’Europa sono considerate in modo critico. Dall’altro, gli investitori si concentrano sulla forte innovazione dei “Magnifici Sette”, sostenuta dal trend dell’intelligenza artificiale. In Europa ci sono solo poche aziende tecnologiche leader che possono vantare lo stesso livello dei “Magnifici Sette”, come ASML. Tuttavia, le principali aziende europee in crescita sono campioni globali in un gran numero di settori – come quello farmaceutico, dei beni di consumo e di lusso e dell’ingegneria high-tech – e offrono quindi una maggiore diversificazione rispetto al mercato statunitense. Le dieci società più grandi rappresentano circa il 30% della capitalizzazione di mercato. Questa concentrazione di capitalizzazione del mercato statunitense in un numero così limitato di titoli comporta un rischio.
E se le aspettative sull’uso dell’intelligenza artificiale guidano in particolare i prezzi dei titoli tecnologici statunitensi, i driver di crescita di società come Novo Nordisk, ASML, Ferrari, L’Oréal e Schneider Electric sono molto più diversificati. La diversificazione dei driver di crescita e dei settori costituisce una solida base per il successo degli investimenti a lungo termine.
Prendiamo ad esempio Ferrari: la casa automobilistica è una categoria a sé stante e ha presentato risultati molto buoni per il secondo trimestre del 2024 (fatturato +16% su base annua, utile per azione rettificato +25% su base annua), che hanno superato le aspettative. Ciò è dovuto al mix di prodotti, come la vendita di veicoli Icona e di serie speciali, nonché alla personalizzazione dei veicoli, che ha spinto il livello medio dei prezzi.
Crescita al di fuori dei cicli economici
In generale, gli investitori quality growth trovano in Europa aziende eccellenti in grado di aumentare i loro profitti indipendentemente dai cicli economici. Lo assicurano megatrend come l’invecchiamento della popolazione, la decarbonizzazione o la digitalizzazione, nonché i driver di crescita specifici delle singole aziende.
Queste aziende sono caratterizzate da diverse peculiarità. Proteggono la loro attività dai concorrenti attraverso barriere all’ingresso nel mercato, ma allo stesso tempo hanno potere di determinazione dei prezzi e possono trasferire l’aumento dei costi ai loro clienti. I produttori di beni di lusso come Hermès, LVMH o Ferrari, le aziende legate alla cura del diabete come Novo Nordisk, i leader tecnologici come ASML o le realtà industriali come Schneider Electric possono contare sul potere di marchi, tecnologie o farmaci unici.
I bilanci di queste aziende sono solidi e generano un free cash flow elevato, che investono ad esempio in ricerca e sviluppo (R&S), gettando così le basi per una crescita futura, come nel caso di Novo Nordisk: l’azienda farmaceutica danese ha registrato un aumento costante delle vendite negli ultimi cinque anni, mentre allo stesso tempo sono aumentate in modo significativo anche le spese in conto capitale per espandere la produzione e le spese di R&S. Concentrandosi costantemente sul trattamento del diabete, Novo Nordisk è ora leader di mercato non solo per l’insulina, ma anche per i farmaci GLP-1, il motore di crescita dell’azienda.
In Europa esiste un universo ampiamente diversificato di titoli growth che possono essere utilizzati per diversificare un portafoglio e ridurre la dipendenza da singoli megatrend. Nomi come Ferrari, ASML e Novo Nordisk dimostrano che anche l’Europa ha i suoi campioni globali.