Il secondo trimestre del 2024 si presenta con prospettive positive per il settore degli immobili d’impresa in Italia, come evidenziato dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, basata sui dati forniti dall’Agenzia delle Entrate. Le compravendite sono in aumento in tutti i comparti, sebbene i tassi di crescita risultino inferiori rispetto al primo trimestre dell’anno.
I capannoni hanno registrato l’aumento più significativo, con un incremento del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, passando da 3.861 a 4.245 transazioni. Questo trend è attribuibile alla crescente preferenza delle aziende per l’acquisto di spazi propri, spesso motivata dai prezzi competitivi delle soluzioni usate. Molte di queste aziende, in particolare nel settore logistico, si trovano a dover fronteggiare una carenza di nuovi immobili. Di conseguenza, cercano attivamente terreni per sviluppare ulteriormente le loro operazioni. Sebbene gli investitori tendano a essere più cauti, a causa dei costi elevati di costruzione, le opportunità rimangono vive, soprattutto nelle grandi città, dove gli acquisti di capannoni dismessi possono essere convertiti in residenziale, quando consentito dai regolamenti urbanistici.
Le province più dinamiche in questo comparto includono Roma, Bergamo e Padova, segnalando un mercato in salute e in continua evoluzione.
Anche il comparto dei negozi ha registrato un buon andamento, con un aumento delle transazioni del 5,5%. La maggior parte degli acquisti avviene per scopi d’investimento, con un particolare interesse per le soluzioni già a reddito o quelle vuote. Gli investitori tendono a cercare immobili che possano garantire un rendimento annuo lordo di almeno il 10%, anche se questo valore diminuisce per le posizioni più centrali e ad alto transito. Inoltre, i negozi situati in aree con meno passaggio stanno vedendo un crescente interesse per possibili cambi d’uso in abitazioni o box, a seconda delle normative locali.
Le città che si distinguono per performance migliori in questo settore sono Bologna, Torino e Genova.
Per quanto riguarda il mercato degli uffici, le transazioni sono aumentate del 2,6%, un segnale di ripresa dopo un periodo di difficoltà causato dal forte ricorso al lavoro da remoto. I professionisti stanno tornando ad acquistare uffici, prediligendo posizioni ben collegate e facilmente raggiungibili. Anche gli investitori mostrano interesse, ma spesso con l’intento di trasformare questi spazi in residenziale, soprattutto nelle aree dove la domanda di immobili in affitto è elevata. Genova, Napoli e Bologna si confermano le città più dinamiche in questo settore, con aumenti significativi nelle transazioni.
Il continuo aumento delle compravendite di immobili non residenziali conferma la vitalità e la dinamicità di questo segmento di mercato. Con le aziende che cercano attivamente soluzioni per la loro espansione e gli investitori che esplorano nuove opportunità, il panorama immobiliare d’impresa in Italia si presenta come un campo fertile per il business e l’innovazione. Questa evoluzione non solo riflette la resilienza del settore, ma offre anche spunti interessanti per coloro che sono alla ricerca di investimenti strategici nel mercato immobiliare.