Pfizer (nella foto, l’a. d. Albert Bourla) ha registrato un notevole aumento dei ricavi nel terzo trimestre del 2023, con un incremento del 32% che ha portato i ricavi a 17,7 miliardi di dollari. Escludendo i contributi significativi derivanti dai due principali prodotti legati al Covid-19, Paxlovid e Comirnaty, la crescita si attesta comunque su un solido +14%.
L’utile netto dell’azienda è stato di 4,46 miliardi di dollari, mentre l’utile adjusted ha raggiunto i 6 miliardi di dollari. Il guadagno per azione (EPS) adjusted si è attestato a 1,06 dollari.
In un comunicato, Pfizer ha spiegato che le performance del terzo trimestre sono state sostenute da una “esecuzione commerciale mirata” e da una robusta crescita a due cifre dei ricavi in tutto il portafoglio prodotti. Questo evidenzia la capacità dell’azienda di mantenere una forte performance anche in un periodo di riduzione dell’impatto dei prodotti legati al Covid-19.
Guardando al futuro, Pfizer ha alzato le proprie previsioni per i ricavi dell’intero anno 2024, stimandoli in un intervallo compreso tra i 61 e i 64 miliardi di dollari. Inoltre, le stime per l’utile per azione adjusted sono state riviste verso l’alto, fissandole tra i 2,75 e i 2,95 dollari per azione.
L’azienda ha anche annunciato un piano di riallineamento volto a ridurre i costi di 4 miliardi di dollari. Inoltre, si prevede che circa 1,5 miliardi di dollari saranno risparmiati entro la fine del 2027 grazie alla prima fase di un programma di ottimizzazione della produzione.
Questi risultati e proiezioni positive sottolineano la resilienza di Pfizer in un mercato in continua evoluzione e il suo impegno a mantenere una crescita sostenibile nel tempo.