Adidas, nella foto l’a. d. Bjørn Gulden, ha chiuso il terzo trimestre con risultati solidi, mostrando una crescita significativa guidata da un rafforzamento della domanda e da strategie mirate per incrementare i margini. La multinazionale tedesca ha comunicato che i ricavi, neutrali rispetto alla valuta, sono aumentati del 10%, un incremento trainato da un forte slancio del business di base, che ha registrato una crescita del 14%.
Le vendite del restante inventario Yeezy hanno contribuito a circa 200 milioni di euro nei ricavi del trimestre. Sebbene questo rappresenti un contributo inferiore rispetto al terzo trimestre del 2022, quando le vendite Yeezy ammontavano a circa 350 milioni di euro, l’impatto complessivo sulle entrate di Adidas è stato comunque positivo.
In termini monetari, i ricavi complessivi sono cresciuti del 7%, raggiungendo 6,438 miliardi di euro, rispetto ai 5,999 miliardi di euro del 2022. Tale aumento è accompagnato da un miglioramento del margine lordo, salito di due punti percentuali al 51,3% rispetto al 49,3% dell’anno precedente.
L’utile netto delle operazioni continuative è più che raddoppiato, raggiungendo i 469 milioni di euro rispetto ai 270 milioni di euro del terzo trimestre 2022. Anche l’utile per azione (EPS) dalle operazioni continuative è cresciuto, passando a 2,44 euro contro 1,40 euro dell’anno precedente.
La performance del terzo trimestre dimostra la capacità di Adidas di mantenere un trend positivo nonostante un contesto competitivo e mutevole. L’azienda continua a concentrarsi sulla gestione delle scorte e sull’ottimizzazione dei margini, mantenendo la crescita della domanda per i suoi prodotti principali e facendo fronte ai cambiamenti nelle dinamiche di vendita.