Nasce a Imola la prima Comunità energetica rinnovabile (Cer) del circondario imolese. I firmatari lo definiscono “un primo passo per poi ampliare a tutto il territorio la condivisione di energia pulita, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e al benessere della nostra comunità”. Il progetto, che gode del patrocinio del Nuovo circondario imolese, vede coinvolti Aurora Seconda Soc. Coop, Cooperativa di giornalisti Bacchilega, Cooperativa Sociale Giovani Rilegatori, Hibou Società Cooperativa, Unicoop cooperativa di abitanti, Centro Abita, Centro Sociale La Tozzona Aps, parrocchia Di Santo Spirito e Seminario diocesano di Imola.
“Siamo partiti velocemente in quanto il regolamento delle Cer prevede che un impianto possa essere allacciato alla Comunità energetica solo se è stato realizzato dopo la costituzione della stessa”, puntualizza Mirco Mongardi, presidente della Cer. Dopo l’illustrazione nella sala del Cda di ConAmi, il sindaco Marco Panieri, presidente del Circondario, definisce la nuova Cer “la risposta alle riflessioni avviate in questi anni sul tipo di impegno che il territorio poteva mettere in campo sui temi energetici ed ambientali”. Protagonista è la società Bryo, che con Legacoop Romagna ha già dato vita a suo tempo alla Comunità Energetica Cooperativa Ravenna: “Ci è sembrato naturale- spiega Davide Gavanelli, ceo di Bryo- lavorare con Legacoop Imola per avviare un progetto simile, ma con alcune differenze sostanziali”. Da subito infatti la nuova iniziativa è stata “aperta al mondo del terzo settore”, tanto che il Seminario diocesano e la parrocchia di Santo Spirito fanno parte del gruppo fondatore della Cer, come spiega in conferenza don Fabio Gennai, rettore del Seminario e parroco di Santo Spirito.