Aprendo i lavori del summit G7 Cultura nel Palazzo Reale di Napoli, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha ricordato che si discuterà anche “delle opportunità e delle sfide che l’avvento dell’intelligenza artificiale porta per la cultura e la creatività”.
“Stiamo vivendo una trasformazione storica: le applicazioni dell’intelligenza artificiale – ha detto – aprono nuovi orizzonti e producono benefici indiscutibili per il sistema culturale.
Grazie a loro, è infinitamente più agevole decifrare il contenuto di testi antichi. O svolgere ricerche investigative su opere d’arte rubate e commercializzate online”.
“Ma è indubbio – ha sottolineato Giuli – che l’utilizzo senza regole dell’intelligenza artificiale pone seri interrogativi di natura etica e produce impatti devastanti sul piano economico e sociale”.
“Le nostre nazioni – ancora il ministro – sono leader in questa trasformazione ed è fondamentale che il G7 trovi convergenze sugli strumenti e le modalità più opportune per governare gli effetti dell’intelligenza artificiale sulle industrie culturali e creative. Noi crediamo che il processo di sviluppo di questa tecnologia debba mettere al centro l’individuo, i suoi diritti, la sua creatività”.