Lo scorso 5 settembre sono state approvate due proposte di regolamento della Commissione europea che autorizzano gli stati membri ad aumentare dal 50% al 70% l’aliquota di anticipazione da riconoscere a favore degli agricoltori che hanno presentato domanda di pagamenti diretti per l’anno 2024. Gli stessi provvedimenti portano l’entità dell’anticipo per gli interventi a superficie ed a capo dello sviluppo rurale dal 75% all’85%. La maggiorazione si applica sia agli impegni agro-climatico-ambientale assunti con la Politica agricola comune (Pac) 2023-2027, sia a quelli relativi ai periodi di programmazione 2014-2022 e antecedenti. Ora manca la pubblicazione dei testi sulla Gazzetta Ufficiale europea e la decisione delle autorità nazionali competenti, cui spetta l’ultima parola sull’aumento della percentuale di anticipo.
La decisione
Non è la prima volta che le autorità di Bruxelles prevedono una deroga per aumentare l’anticipazione della Pac e consentire così agli agricoltori di poter disporre di una più celere e tempestiva erogazione dei fondi comunitari. L’iniziativa della Commissione europea è stata decisa per rimediare alla situazione di emergenza alla quale il settore primario è sottoposto in questa fase, per effetto di una eccezionale combinazione di eventi avversi, come i conflitti bellici in corso alle porte dell’Unione europea, le condizioni climatiche estreme in molti territori degli Stati membri (le persistenti piogge primaverili al Nord, la siccità e le ondate di calore al Sud), l’elevato prezzo dei mezzi tecnici agricoli e l’alto livello dei tassi di interesse.
La regola e la deroga
Il pagamento della Pac a favore dei beneficiari è eseguito di norma dagli organismi pagatori a partire dal 1° dicembre dell’anno di domanda e fino al 30 giugno dell’anno civile successivo.
In deroga a tale regola di base è consentita agli stati membri la possibilità di versare anticipi tra il 16 ottobre ed il 1° dicembre successivi alla data di presentazione della domanda, riconoscendo fino al 50% del dovuto, per quanto riguarda i pagamenti diretti (primo pilastro) e fino al 75% per gli interventi dello sviluppo rurale (ad esempio agricoltura biologica, produzione integrata, agricoltura conservativa, benessere animale).
La nuova corsia di favore
Nelle annate difficili, la Commissione europea emana generalmente delle norme legislative per autorizzare i paesi membri ad aumentare il tasso di anticipazione. Per il solo anno 2024 l’aliquota è portata al 70% per i pagamenti diretti ed all’85% per le operazioni liquidate con le risorse dello sviluppo rurale. In questa maniera le istituzioni europee cercano di risolvere i problemi di liquidità che interessano i produttori agricoli, per effetto delle emergenze e delle perturbazioni che hanno inciso sulla produzione delle materie prime agricole e sui prezzi dei mezzi tecnici dei prodotti finiti.
I compiti del Masaf …
Una volta pubblicati i due regolamenti comunitari, di cui uno riferito alle aliquote di anticipazioni finanziate con i fondi della Pac 2023-2027 e l’altro da versare con le risorse dei Piani di sviluppo rurale (Psr) precedenti, toccherà al ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare, guidato da Francesco Lollobrigida, assumere tempestivamente la decisione politica di avvalersi della facoltà concessa.
… e quelli degli enti pagatori
Dopodiché, sarà compito degli organismi pagatori individuare quali sono gli interventi della Pac cui può essere riconosciuto un anticipo maggiorato a partire dal prossimo 16 ottobre e quali condizioni dovranno essere rispettate per i versamenti anticipati rispetto alla data standard del 1° dicembre. Tra queste, vi è la necessità di eseguire i controlli amministrativi sulle domande presentate dagli agricoltori beneficiari ed accertare la presenza dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità che sono richieste dai singoli interventi.
Ermanno Comegna, ItaliaOggi