Nel 2° trimestre il PIL cinese ha registrato una crescita più debole del previsto, attestandosi al 4,7%. I consumi sono apparsi particolarmente fiacchi, salendo solo del 2% a giugno e le aziende hanno confermato una decelerazione significativa della spesa al consumo. Più positive la produzione industriale e le esportazioni, che a giugno sono rispettivamente aumentate del 5,3% e 10,3%; robusti anche gli investimenti al di fuori dell’edilizia, saliti del 6% nel 1° semestre. Gli investimenti e le vendite di nuove abitazioni hanno continuato a diminuire, benché il volume di transazioni aventi per oggetto abitazioni esistenti sia incrementato a luglio.
Centre Testing ha messo a segno un rimbalzo dopo aver riportato una forte crescita del fatturato nel 2° trimestre e l’incremento degli utili ha a sua volta virato in positivo dopo i cali registrati negli ultimi trimestri. Il titolo di Alibaba è salito dopo le notizie di aumento delle percentuali di commissioni addebitate agli esercenti. CATL ha riportato risultati per il 2° trimestre in linea con le attese, evidenziando una redditività resiliente malgrado le preoccupazioni per l’eccesso di capacità.
La Cina è sulla strada giusta per conseguire il suo obiettivo di crescita del PIL del 5% circa per il 2024. L’indebolimento della spesa al consumo è motivo di preoccupazione e il governo cinese mantiene un approccio relativamente cauto, pur avendo attuato misure incrementali quali ulteriori sussidi per gli acquisti mirati a sostituire auto ed elettrodomestici.
La Cina sta costantemente salendo lungo la catena del valore industriale e tecnologico. Tale trend è destinato ad alimentare il reddito e i consumi personali nel tempo.