Gli scioperi organizzati dai gestori di stabilimenti balneari in Italia hanno ottenuto risultati contrastanti secondo due fonti sindacali. Secondo il Codacons, lo sciopero di oggi ha rappresentato un “flop”, con un numero di adesioni inferiore alle aspettative e le organizzazioni sindacali appaiono divise. “Il numero dei lidi che hanno chiuso nelle due ore di sciopero è inferiore alle aspettative, e la protesta non ha raggiunto i risultati sperati,” ha dichiarato il Codacons, sottolineando che proclamare scioperi durante la stagione estiva è una scelta che non ha ricevuto il sostegno né dei consumatori né dei gestori.
Parallelamente, Maurizio Rustignoli (in foto), presidente di Fiba Confesercenti, ha evidenziato una forte adesione allo sciopero, con una partecipazione quasi totale in aree chiave come la Romagna e la Toscana, e oltre l’80% degli operatori balneari che hanno tenuto chiuso il servizio ombreggio. Questa mobilitazione è vista come un segnale di forza nella lotta per ottenere una legge chiara e definitiva che garantisca certezze al settore balneare.
Nonostante le opinioni divergenti, entrambi i gruppi evidenziano l’importanza di una normativa chiara per il futuro dei lidi. Il Codacons ha anche ricordato come i costi per fruire dei servizi balneari siano aumentati negli ultimi anni, con tariffe che variano notevolmente da una località all’altra.
Mentre il Codacons critica la scelta del timing dello sciopero, Fiba Confesercenti e Sib Confcommercio sottolineano il sostegno ricevuto dai clienti e la necessità di continuare a richiedere attenzioni sulle proprie richieste. Entrambe le parti attendono con interesse le decisioni del prossimo Consiglio dei Ministri riguardo le concessioni demaniali, sperando che possano portare a soluzioni durature e soddisfacenti per tutti gli stakeholder coinvolti.