(di Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc) Il mese di luglio lo ricorderemo come quello dei drammatici trasporti ferroviari.
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo ad un question time alla Camera, ci ha fatto sapere che è colpa dei tecnici e che i vertici di Rfi, Trenitalia e Fs stanno individuando soluzioni urgenti.
Oltre la routine quotidiana di ritardi e ritardi, c’è un episodio che è stato particolarmente toccante, l’incidente che a Centola (Salerno, linea Battipaglia-Sapri) ha separato la Calabria dal resto d’Italia…. incidente avvenuto il 9 luglio e che -dicono- domani 26 luglio dovrebbe non essere più un impedimento alla linea sospesa che, in questi giorni, si è avvalsa di bus sostitutivi (1).
Poi c’è stato il cosiddetto imbuto di Firenze che il 19 luglio è peggiorato grazie ad un guasto sulla linea elettrica di Firenze Rovezzano (200 minuti di ritardi in media e diverse cancellazioni intercity, regionali e alta velocità).
Lo stesso venerdì del black Friday informatico mondiale, con migliaia di passeggeri fermi e che, a Fiumicino, hanno visto comunque partire (unico) il volo che da Fiumicino portava Salvini a Milano.
Ma sempre a Firenze, domenica 21 luglio un uomo viene visto passeggiare sui binari nei pressi della stazione Campo di Marte. e c’è di nuovo l’effetto imbuto per mezza giornata con ricaduta su tutta Italia.
Il problema è che, se nel 2009 sulla tratta Milano-Roma passavano in un anno 16,439 treni ad alta velocità, oggi, senza nessuna modifica strutturale, ne abbiamo 51.538 (2). Per il superamento dell’imbuto, il sottoattraversamento di Firenze dovrebbe esserci dal 2028.
Per ora abbiamo avuto le promesse del ministro onnipresente in varie parti d’Italia mentre la pensiola si bloccava, molto presente per questioni non del suo ministero ma del suo partito.
La presa d’atto è drammatica: le promesse disattese, non sono più solo quelle elettorali, ma anche quelle del quotidiano… di un paese che, come dice spesso il nostro ministro, il resto d’Europa e del mondo ci invidiano.
1 – https://youtu.be/zrtHgEYVyq4
2 – Dataroom del Corriere della Sera