Regione Lombardia ed Eni, nella foto l’a. d. Claudio Descalzi, hanno sottoscritto un protocollo che prevede un’importante collaborazione sui temi legati all’economia circolare, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie più sostenibili con l’obiettivo del risanamento ambientale, la rigenerazione di aree considerate dismesse e degradate attraverso lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, lo studio e la sperimentazione di soluzioni integrate per una mobilità più sostenibile, lo sviluppo di nuove filiere produttive, la ricerca e l’innovazione per favorire i processi di digitalizzazione e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale su tecnologie e analisi, per esempio, in materia di decarbonizzazione.
“Per noi il termine sostenibilità ha tre declinazioni: ambientale, economica e sociale. La collaborazione con un partner come Eni è cruciale per la ricerca, l’innovazione e per raggiungere gli obiettivi di circolarità e decarbonizzazione contenuti nel piano regionale di sviluppo sostenibile. La Lombardia è abituata ad anticipare i tempi e vuole consolidarsi come modello internazionale anche in materia di politiche ambientali e di sviluppo sostenibile” ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
“La Lombardia sta guidando il processo di transizione ecologica a livello europeo. Abbiamo un recupero di materia ed energia pari all’85% e un modello di sviluppo sostenibile che coniuga esigenze ambientali, economiche e sociali. Nei mesi scorsi ho visitato i laboratori ambientali e di biologia del Centro ricerche Eni di San Donato Milanese. Un centro straordinario che ci aiuterà ad alzare l’asticella anche come sostegno concreto al mondo produttivo, allo sviluppo della competitività del Paese attraverso nuovi progetti che contribuiscano a coniugare, sempre meglio, l‘attività industriale con una maggiore tutela dell’ambiente e della salute. Ricerca, ambiente ed economia per noi sono sinonimi” ha aggiunto Giorgio Maione, assessore regionale all’Ambiente e Clima.
“Iniziative di collaborazione con i territori sono fondamentali per poter individuare e proporre nuovi modelli di sviluppo per la transizione energetica: è il caso di questo protocollo d’intesa con Regione Lombardia le cui aree di interesse riguardano ambiti come l’economia circolare, l’obiettivo del risanamento ambientale e l’efficientamento energetico. In questo territorio, Eni sta studiando anche la riconversione di alcuni suoi siti industriali con un’attenzione particolare allo studio e alla sperimentazione di soluzioni in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni della mobilità stradale, aerea e marittima, attraverso alternative tra cui la produzione di biocarburanti da fonti rinnovabili* come l’HVO e il SAF, l’idrogeno e lo sviluppo di una rete per la ricarica elettrica” ha dichiarato Giuseppe Ricci, nella foto, Direttore Generale Energy Evolution di Eni.
Il protocollo avrà efficacia per tutta la durata della legislatura con la possibilità di prevedere, per la sua attuazione, accordi specifici in ciascuno degli ambiti previsti. Il documento prevede, oltre agli ambiti di ricerca e di simbiosi industriale, anche un contributo congiunto di Regione Lombardia ed Eni alle politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso studi di scenario, promozione dell’innovazione, promozione di percorsi di formazione e campagne di sensibilizzazione e informazione, al fine di diffondere una cultura della circolarità.