Un luglio infernale dal punto di vista fiscale per contribuenti e studi professionali con 153 scadenze nel mese e la gestione di una valanga di compliance, avvisi bonari, cartelle e intimazioni trasmessi in questi giorni dall’agenzia delle entrate e dall’agenzia riscossione.
Oltre agli appuntamenti fiscali ordinari, il calendario di luglio 2024 è infatti ulteriormente oberato dalla gestione delle comunicazioni di irregolarità e le lettere per la promozione all’adempimento spontaneo che, forse per dribblare la nuova inibizione della possibilità di trasmettere atti nel mese di agosto, sta massivamente inviando l’agenzia delle entrate dalla fine di giugno scorso.
Da ultima anche la compliance sui presunti incassi Pos non dichiarati, messa in stand-by dall’amministrazione finanziaria alla fine del 2023, ed ora revisionata e ritrasmessa dalla fine di giugno scorso ai contribuenti che manifestano la presunta incongruenza tra dichiarato ed elettronicamente incassato.
Dall’altro lato anche l’agenzia delle entrate riscossione sta trasmettendo massivamente in questo periodo sia cartelle sia intimazioni di pagamento ulteriormente complicando l’attività degli studi professionali.
Insieme a questo ci sono anche scadenze “straordinarie” per il periodo come la gestione del concordato preventivo biennale (in continua evoluzione) che lunedì prossimo partirà ufficialmente anche per i forfettari ed anche quelle connesse alle novità del 730 ovvero l’ampliamento della modalità “senza sostituto d’imposta” ora concessa a tutti ed il vincolo di utilizzo del quadro W per “dichiarare” le attività all’estero.
Le 40 scadenze al primo luglio
È opportuno segnalare che l’ingorgo di scadenze nella mensilità corrente è anche generato dal fatto che il termine ordinario per il versamento del saldo e del primo acconto delle imposte, fissato al 30 giugno, quest’anno è caduto di domenica facendo slittare quindi il termine per il pagamento al 1 luglio.
In tale data sono stati chiamati al versamento senza maggiorazione le persone fisiche senza p.iva che presentano il modello redditi 2024, i contribuenti che presentano il 730 senza sostituto d’imposta ed anche tutti coloro che da quest’anno sono obbligati ad utilizzare il 730 compilando il quadro W per dichiarare ed eventualmente liquidare le imposte sulle attività detenute all’estero.
Altre 62 scadenza il 16 del mese
Il prossimo 16 luglio è il termine ordinariamente fissato per corrispondere l’iva a debito del mese di giugno (per i contribuenti che liquidano l’imposta mensilmente) e anche le ritenute d’acconto riferite alla medesima mensilità.
Otre a queste si sommano i versamenti dovuti a titolo di seconda rata di tutte le tipologie di imposte autoliquidate con le dichiarazioni da parte dei contribuenti che non hanno scelto di versare il saldo 2023 ed il primo acconto 2024 di irpef, cedolari, ivie, ivafe e addizionali in unica soluzione lo scorso 1 luglio.
E poi 51 appuntamenti fino al 31 luglio
Il 23 luglio si chiude la terza finestra temporale per caf e commercialisti per la trasmissione dei 730/2024 in relazione ai modelli la cui documentazione è stata consegnata dei contribuenti dal 21 giugno al 15 luglio scorso.
Entro la fine del mese di luglio poi saranno chiamati alla cassa sia i contribuenti chiamati al versamento entro il 1 luglio e che scelgono di pagare il dovuto con la maggiorazione dello 0,4% sia tutta la platea dei soggetti potenzialmente interessati al concordato preventivo biennale per i quali il termine di versamento del saldo 2023 e del I acconto 2024 delle imposte è stato prorogato al 31 luglio (30 agosto con maggiorazione dello 0,4%) proprio in funzione del nuovo patto col fisco.
Giuliano Mandolesi, ItaliaOggi