Sono 27 i bandi in uscita fino a fine anno in Emilia-Romagna (nella foto, il presidente della Regione Stefano Bonaccini) grazie ai fondi Ue per lo sviluppo rurale, con una disponibilità di risorse che ammonta a circa 344 milioni di euro. I fondi a disposizione delle imprese sono ripartiti così: 132 milioni per interventi agro-climatico ambientali, 171 milioni per la competitività, 28 milioni per sviluppo del territorio e ricambio generazionale con interventi a favore degli under 41, 13 milioni per conoscenza e innovazione. A fare il punto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, che oggi in conferenza stampa ha messo in luce le priorità della Regione in questa fase: “Una stagione, questa che va fino al 2027, che guarda all’innovazione e alla sostenibilità come chiavi fondamentali per trasformare l’agricoltura, assieme agli strumenti per sostenere il reddito delle imprese e il loro posizionamento sul mercato, migliorare la qualità delle produzioni e aumentare la competitività”. In particolare, il prossimo semestre “riveste un ruolo fondamentale nel periodo di programmazione complessivo, in quanto metterà in gioco 209 milioni di euro di investimenti in 13 bandi che interesseranno diversi ambiti. Investimenti che permetteranno inoltre di rilanciare il settore ortofrutticolo, interessato da una stagione particolarmente complessa, così come di ripristinare il potenziale produttivo agricolo e zootecnico danneggiato da calamità naturali, ed eventi atmosferici avversi”. Lo sviluppo rurale, conclude Mammi, “rappresenta il libro maestro dell’agricoltura che vogliamo, perché dà spazio ai sostegni economici, agli investimenti, al ricambio generazionale che porta una nuova visione all’interno dell’impresa agricola. E dà sostegno a tutto il vasto tema della bio-sicurezza e del contrasto alle fitopatie, che assieme al cambiamento climatico rappresentano una delle sfide maggiori per il comparto”.