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Stretta sui metodi di pagamento delle pensioni all’estero. I pensionati residenti oltreconfine non riceveranno più l’assegno dell’Inps ma un accredito su conto corrente bancario intestato al beneficiario della pensione. A partire dal 1° luglio 2024, l’assegno cartaceo non sarà infatti più utilizzato per il pagamento del trattamento pensionistico. Inps, come spiegato in un comunicato di marzo, ha deciso di abolire l’assegno per ovviare a ritardi, disservizi dei locali servizi postali e «per ridurre il rischio di erogazione di prestazioni indebite». In mancanza di un conto corrente, sarà possibile ritirare i pagamenti in contanti presso gli sportelli di Western Union, il corrispondente diretto di Citibank, che gestisce il servizio.
L’Inps ha fornito indicazioni operative per l’abolizione del pagamento a mezzo assegno, coinvolgendo i pensionati residenti in Austria, Belgio, Tunisia e Australia. Tutto i pensionati residenti in Europa dovrebbero aver ricevuto un modulo da Citibank per l’acquisizione dei dati bancari necessari per gli accrediti futuri. Questo modulo doveva essere compilato e restituito entro il 15 giugno, allegando una copia di un documento d’identità valido e un documento con le coordinate bancarie.
I pensionati all’estero
L’Inps paga pensioni all’estero in circa 160 paesi. Nel 2023 le pensioni pagate all’estero sono state oltre 310mila, per un importo complessivo di circa 1.600 milioni di euro. Le pensioni pagate all’estero rappresentano il 2,3% del totale delle pensioni erogate dall’Istituto. Sono pagate all’estero sia le pensioni in regime nazionale, liquidate sulla base di soli periodi assicurativi italiani, che pensioni in regime internazionale, liquidate totalizzando i periodi assicurativi maturati in Italia con quelli maturati in Paesi dell’Unione europea/SEE/Svizzera o in Paesi extracomunitari che hanno stipulato con l’Italia Accordi o Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale. Le pensioni in regime internazionale sono circa 680mila, di cui il 36% pagate all’estero, per un importo di circa 562 milioni di euro.
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