Snam si è confermata una delle aziende più virtuose in ambito ESG (Environmental, Social, Governance), ottenendo il quinto posto nella Top10 dell’ESG Identity Corporate Index 2024. Questo prestigioso riconoscimento è stato presentato durante l’ESG Business Conference, tenutasi oggi a Palazzo Giureconsulti.
L’ESG Identity Corporate Index, giunto alla sua nona edizione, è l’unico modello di analisi quantitativa che valuta l’adozione dei fattori ESG nelle aziende. L’indice analizza la sostenibilità integrata nelle strategie aziendali, coinvolgendo circa 300 aziende, tra cui le prime 100 società quotate, le aziende che hanno redatto la Dichiarazione Non Finanziaria (DNF) e le prime 50 società non quotate italiane. Quest’anno, hanno partecipato 420 manager, con un tasso di risposta del 30% delle società coinvolte, confermando la solidità e la rilevanza dell’indice nel panorama aziendale italiano.
Nella classifica di quest’anno, Hera ha conquistato il primo posto. Eni occupa la seconda posizione. Poste Italiane ha mantenuto il terzo posto, mentre Erg e Snam completano la Top5. Snam, in particolare, ha consolidato la sua reputazione grazie all’integrazione profonda della sostenibilità nella sua strategia aziendale.
Tra le società non quotate, BNL BNP Paribas, CDP e ASTM guidano la classifica, seguite da Autostrade per l’Italia e Alperia. Fiera Milano si distingue come la prima delle società quotate al di fuori delle prime 100, seguita da Sit, Illimity Bank, Safilo Group e Aquafil.
Il riconoscimento ricevuto da Snam conferma il suo impegno e la sua eccellenza in ambito ESG, dimostrando come la sostenibilità sia un elemento centrale nella sua strategia aziendale.
Per Matteo Tanteri, Director Sustainability & Social impact di Snam: “Il concetto di sostenibilità come elemento accessorio è ormai superato: per noi fa già pienamente parte della strategia di Snam, coinvolgendo in modo trasversale tutti i livelli del Gruppo, per garantire la continua creazione di valore del business e il suo impatto nel percorso di transizione. In uno scenario globale in costante e rapida trasformazione, la nostra cultura aziendale si appoggia ad una governance solida e al contempo flessibile che favorisce l’integrazione di comportamenti virtuosi e nuove tematiche in ogni ambiente in cui operiamo, adeguandosi alle sue necessità ed evoluzioni”. E ancora: “Per farlo, ad esempio, misuriamo, monitoriamo e raccogliamo puntualmente gli eventi di rischio e le opportunità che possono influenzare il nostro business in modo da ottimizzare la nostra gestione e operatività a breve e lungo termine. Esempio concreto è rappresentato dal framework di Climate Change Risk Management che, attraverso l’uso delle migliori metodologie ed i principali riferimenti internazionali, rafforza la resilienza del Gruppo. La naturale diffusione e pervasività di Snam, con i suoi oltre 33mila km di rete lungo tutto il territorio nazionale, richiede infatti al Gruppo di operare in ambienti naturali molto diversificati e con realtà di ogni tipo. Tutto questo si appoggia ad un confronto e collaborazione quotidiana con i nostri fornitori, ad esempio attraverso la condivisione del nuovo codice Etico d’impresa, delle policy di biodiversità e dei nostri target di lotta al cambiamento climatico, per promuovere lo sviluppo di una filiera sempre più sostenibile. L’obiettivo finale è un impatto positivo sulla natura al 2027, i target su Scope 1&2 ed anche supply chain al 2030 e la neutralità carbonica al 2040”.