Si terrà da lunedì 17 a venerdì 21 giugno in Italia, presso la sede di Roma dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura (Fao), il meeting annuale dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori (World Farmers’ Organisation – Wfo/Oma). Il meeting #Wfo2024, riferiscono gli organizzatori in una nota, sarà dedicato al tema ‘Il raccolto di domani’ (‘Harvesting Tomorrow: Farming Shaping the Future of Agriculture and Food Production’) e rappresenterà un’occasione di incontro per 300 partecipanti da più di 60 Paesi, con agricoltori di tutte le dimensioni e di tutti i campi, compresi quelli a dimensione familiare, giovani e donne leader del settore. Saranno presenti organizzazioni e cooperative agricole provenienti da tutto il mondo, oltre ad altri stakeholder quali rappresentanti governativi, istituzioni multilaterali, università, ricercatori, aziende del settore privato, gruppi rappresentanti della società civile e istituzioni finanziarie. L’obiettivo del meeting è quello di fornire una piattaforma vivace e aperta a tutti per dialogare sul futuro, scambiare esperienze e conoscenze e promuovere la collaborazione tra gli stakeholder del settore agricolo, al fine di supportare lo sviluppo di sistemi agroalimentari globali più sostenibili e resilienti. Fao e Wfo/Oma lavorano insieme dal 2014, anno internazionale dell’agricoltura familiare. La collaborazione è stata formalizzata nel 2018 con la firma di un memorandum d’intesa, rinnovato nel gennaio 2023. Come parte di questo accordo di reciproco sostegno, la Fao ha accolto con entusiasmo la proposta di ospitare il meeting annuale dell’Organizzazione mondiale degli agricoltori presso la sua sede principale a Roma. “Siamo grati alla Fao per la decisione di aprire le proprie porte alla World Farmers’ Organisation. Conferma l’importanza che reciprocamente attribuiamo alla nostra collaborazione e offre un’occasione agli agricoltori familiari e alle loro strutture organizzate provenienti da tutto il Mondo di visitare il cuore del dialogo politico globale sul Cibo e l’Agricoltura” ha affermato il presidente del Wfo, Arnold Puech d’Alissac. L’agricoltura, si legge ancora, è quella porzione dei sistemi alimentari responsabile della produzione di cibo, fibre, prodotti ornamentali e combustibili per i sistemi di riscaldamento. Gli agricoltori sono persone, famiglie e comunità che hanno dedicato le loro vite e quelle dei loro familiari alla produzione di cibo, fibre, prodotti ornamentali e combustibili per i sistemi di riscaldamento di tutto il mondo. Un lavoro complesso che implica responsabilità e richiede soluzioni che oggi gli agricoltori sviluppano autonomamente. La più grande differenza tra l’agricoltura industriale e quella familiare è che nella seconda categoria il peso economico e il rischio imprenditoriale sono sulle spalle di singole persone, anziché nelle mani dei mercati azionari. Gli agricoltori sono le persone nei sistemi alimentari e, in quanto esseri umani e professionisti con un bagaglio di conoscenze ed esperienze che si tramanda di generazione in generazione, sono in grado di identificare pratiche e soluzioni “dal basso” efficaci nell’incrementare i livelli di efficienza della produzione agricola globale. Questo include un utilizzo più razionale delle risorse naturali in contesti ambientali sfidanti, preservando la salute e la produttività del suolo e contribuendo in modo significativo alla sicurezza alimentare globale. Sebbene gli agricoltori siano sufficientemente preparati per implementare pratiche rigenerative a livello locale, i sistemi alimentari sono realtà molto più complesse, nelle quali la semplice produzione di cibo è solo una parte dell’ingranaggio. Pertanto, è necessario adottare un approccio incentrato sull’intera catena del valore per co-creare soluzioni. Dunque, è essenziale decentralizzare il potere degli attori al centro della catena del valore alimentare e promuovere un approccio partecipativo nell’ideazione delle soluzioni.