Un recente rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, basato sui dati della sorveglianza Passi e Passi d’Argento, rivela che quattro italiani su dieci sono in eccesso ponderale, mentre uno su dieci è obeso. Questo studio, che copre il biennio 2022-2023, ha coinvolto l’80% delle Asl italiane e un campione di 275 persone per ciascuna.
L’eccesso di peso è una condizione comune tra gli italiani, con il 30% della popolazione in sovrappeso e il 10% obeso. Questo problema è più frequente tra gli uomini, le persone con difficoltà economiche e quelle con un basso livello di istruzione. Inoltre, è evidente che l’età influisce significativamente: l’eccesso ponderale aumenta con l’invecchiamento.
Nonostante le linee guida per una corretta alimentazione raccomandino di consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, solo il 7% degli italiani segue questa indicazione. Meno della metà della popolazione consuma almeno tre porzioni giornaliere. Il consumo di frutta e verdura è leggermente più comune tra le donne, le persone con meno problemi economici e tende a crescere con l’età, sebbene diminuisca significativamente tra gli over 65.
Alcune regioni del Sud Italia, come Molise, Campania, Basilicata e Puglia, registrano le quote più alte di persone in eccesso ponderale, sfiorando la metà della popolazione residente. Al contrario, il consumo di frutta e verdura raccomandato è generalmente più basso nel Centro-Sud rispetto al Nord Italia, con l’eccezione della Sardegna, dove l’11% della popolazione raggiunge le cinque porzioni al giorno.
Un dato interessante emerso dal rapporto riguarda l’importanza del consiglio medico. Meno della metà delle persone in eccesso ponderale ha ricevuto indicazioni dal proprio medico per perdere peso, ma tra chi ha seguito il consiglio medico, il 46% segue una dieta rispetto al 17% di chi non ha ricevuto consigli.
Tra gli over 65, oltre la metà è in eccesso ponderale, con il 41% in sovrappeso e il 15% obeso. Tuttavia, con l’avanzare dell’età, specialmente dopo i 75 anni, si verifica un calo ponderale fisiologico, e aumenta il numero di anziani che perdono peso involontariamente.