E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al quarto trimestre 2023, curato da Research Department Intesa Sanpaolo (nella foto, l’a. d. del gruppo Carlo Messina).
Nel 2023 i distretti delle tre regioni del Triveneto hanno sostanzialmente confermato i valori esportati nel 2022 (-0,1%), superando i 42 miliardi di euro a prezzi correnti. E’ però forte l’eterogeneità interna: il Veneto ha registrato una diminuzione contenuta (-0,4% pari a -122,7 milioni di euro), a differenza del Friuli-Venezia Giulia calato del 9,0% (pari a una perdita di 290,9 milioni di euro) e del Trentino-Alto Adige che ha segnato al contrario un deciso aumento del +6,8% (pari a +365,8 milioni di euro). Dopo un primo trimestre del 2023 di crescita diffusa, i distretti hanno poi mostrato segnali di rallentamento nel corso dell’anno, entrando in territorio negativo in Veneto e FVG già nel secondo trimestre, per poi chiudere l’ultimo quarto in calo (rispettivamente -4,0% e -6,7%); l’export distrettuale è invece rimasto ininterrottamente in territorio positivo in Trentino-Alto Adige, che ha chiuso il quarto trimestre con un progresso tendenziale del 6%. Le importazioni dei distretti del Triveneto hanno accusato nell’anno un calo ancora più rilevante (-7,2%) consentendo all’avanzo commerciale di salire a 25,9 miliardi di euro, il valore più alto di sempre (+69% in più rispetto al saldo del 2008). Il saldo commerciale del Triveneto viene così a rappresentare il 27,5% del totale dei distretti italiani (il Veneto da solo misura il 22,1%).
Le aree geografiche dove si è riscontrato il maggior aumento delle esportazioni distrettuali del Triveneto sono nell’ordine Turchia, America Latina e, nell’Europa a 15, Francia, Spagna, Grecia e Germania mentre i cali più consistenti si sono osservati nel Nord America (le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno subito un calo del 6,8% sul 2022, anno da record con un incremento del 23,4% sull’anno precedente) e nell’Asia Orientale per il raffreddamento della domanda dalla Cina (-14,4%) e dalla Corea (-9,9%) nonostante l’ottima performance di Hong Kong (+26,6%, grazie all’Occhialeria di Belluno).
I migliori risultati sono stati toccati dai distretti della moda e della meccanica: l’Occhialeria di Belluno (sfiora i 4 miliardi di euro di export, in crescita dell’8,8%) è il distretto con la migliore performance a livello del Triveneto e al quarto posto a livello italiano. Risultati altrettanto positivi per i due distretti della Meccatronica del Trentino-Alto Adige e per le Calzature del Brenta, seguiti dalla Termomeccanica di Padova, dalla Meccanica strumentale di Vicenza e dalle Macchine agricole di Padova e Vicenza. Vengono poi i distretti dell’agroalimentare con le Carni di Verona e il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene, che mantiene il primo posto tra i vini per crescita di vendite all’estero. I distretti che hanno invece registrato i ridimensionamenti più consistenti delle esportazioni appartengono ai settori intermedi (Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova e Concia di Arzignano) che sono anche stati condizionati dal rallentamento dell’industria automobilistica tedesca, quelli del legno e arredo (Legno e arredo di Treviso, Mobile e Pannelli di Pordenone) e delle fasce medio-basse di prezzo delle calzature del sistema moda (Calzatura Veronese, Calzatura sportiva e Sportsystem di Montebelluna).