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A maggio 2024, emerge una varietà di segnali diversificati dal clima di opinione degli operatori economici, come riportato nel recente report dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). L’analisi dei dati rivela che l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha registrato un modesto aumento, passando da 95,2 a 96,4, mentre l’indicatore composito di fiducia delle imprese è sceso da 95,8 a 95,1.
Nel dettaglio, per quanto riguarda l’indice di fiducia dei consumatori, si osservano dinamiche complessivamente positive. Il clima economico e quello futuro mostrano aumenti significativi, passando rispettivamente da 99,4 a 101,9 e da 93,9 a 95,7. Anche il clima personale e quello corrente registrano incrementi, passando da 93,7 a 94,4 e da 96,2 a 97,0.
Per quanto concerne le imprese, emergono segnali eterogenei soprattutto nei settori dell’industria e dei servizi. Nell’industria manifatturiera, l’indice di fiducia aumenta da 87,7 a 88,4, mentre nelle costruzioni si osserva un decremento da 103,3 a 101,6. Nel commercio al dettaglio, la fiducia rimane stabile (indice da 102,9 a 102,8), mentre nei servizi si registra una diminuzione da 99,5 a 97,8.
Analizzando le componenti dell’indice di fiducia nell’industria manifatturiera, si nota un miglioramento sia nei giudizi sugli ordini che nelle attese di produzione, mentre le scorte di prodotti finiti sono giudicate in decumulo. Nel settore delle costruzioni, il deterioramento dei giudizi sugli ordini è bilanciato da un miglioramento delle attese sull’occupazione presso le imprese.
Nei servizi di mercato, si osserva una dinamica negativa nei giudizi sull’andamento degli affari, con un miglioramento delle attese sugli ordini. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, il calo delle valutazioni sulle vendite è compensato dalla crescita delle attese, con una stima di accumulo delle scorte di magazzino.