![](https://www.lamescolanza.com/wp-content/uploads/2024/01/carlo-messina-7.jpeg)
Al Passo Monte Croce Comelico in provincia di Bolzano, si è svolto il primo intervento in Trentino Alto Adige di Think Forestry, il progetto di Intesa Sanpaolo dedicato alla forestazione nazionale e alla tutela del capitale naturale.
L’intervento di riforestazione è finalizzato al recupero degli ecosistemi danneggiati dagli eventi meteo estremi e dai parassiti, grazie alla messa a dimora di alberi di specie locali. La banca ha assunto un forte impegno sui temi ambientali e climatici nel Piano d’Impresa 2022-2025 e con questa iniziativa, che si è già svolta a Torino, Roma, Napoli, Varese e Benevento punta a favorire la sostenibilità ambientale e la transizione delle imprese del territorio. A livello globale è prevista la piantagione e preservazione di 100 milioni di alberi attraverso l’azione congiunta del Gruppo bancario e delle aziende clienti, in coerenza con il Piano d’Impresa 2022-2025.
Think Forestry è realizzato in collaborazione con Rete Clima Impresa Sociale, realtà leader in Italia nello sviluppo di progetti di decarbonizzazione per le aziende, soluzioni ESG e nuova forestazione nazionale a livello urbano ed extraurbano. Intesa Sanpaolo, attraverso l’iniziativa di piantumazione, aderisce inoltre alla Campagna Foresta Italia, la più grande azione nazionale di forestazione sostenuta da soggetti privati, promossa da Rete Clima insieme a Coldiretti e PEFC Italia.
Nell’area forestale in questione, oltre ai limitati danni generati nel 2018 dalla tempesta Vaia, negli anni 2019-2020 si sono registrati ingenti schianti da neve e in seguito anche danni da Bostrico (Ips typographus), un piccolo insetto coleottero del gruppo degli Scolitidi che attacca prevalentemente l’abete rosso (Picea abies), in cui si sviluppa sotto la corteccia scavando intricate gallerie che interrompono il flusso della linfa, portando in breve tempo alla morte le piante colpite. Affinché queste foreste possano continuare ad esercitare la loro funzione protettiva, i rimboschimenti sono molto importanti.
L’attività prevede la messa a dimora di un lotto di 1000 piante di diverse specie tra abete rosso, larice, douglasia e betulla, per rendere la futura foresta più resiliente e meno suscettibile agli eventi metereologici estremi.
All’evento, insieme a numerosi imprenditori locali, hanno partecipato Stefan Burger Questore forestale dell’Ispettorato Forestale di Monguelfo, Andreas Weitlaner Comandante della Stazione Forestale di San Candido, Stefan Amhof, Assistente Forestale Capo della Stazione Forestale di San Candido, Paolo Viganò, Fondatore e Presidente di Rete Clima e Sergio Bava, direttore commerciale imprese Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo.
“Siamo felici di accompagnare Intesa Sanpaolo in un percorso di sostenibilità così importante e a vantaggio di questo importante territorio – ha dichiarato Paolo Viganò, Presidente di Rete Clima – con questo intervento, infatti, contribuiamo a riforestare un’area molto importante per la Provincia”.
Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Per la prima volta una banca italiana si impegna direttamente e attiva il sistema delle imprese, verso un percorso di sviluppo sostenibile. Siamo consapevoli che occorrono competenze specifiche che solo un partner qualificato come Rete Clima può garantirci. Al Passo Monte Croce Comelico, insieme alle aziende del territorio che hanno risposto con prontezza ed entusiasmo all’iniziativa e grazie alle sinergie messe in atto, avvieremo la messa a dimora di 1.000 alberi adatti a questo luogo e a queste condizioni climatiche, e ci assicureremo che ricevano nel tempo le cure necessarie per svilupparsi al meglio”.