A Bangalore, rinomata come la “Silicon Valley dell’India”, l’affluenza alle urne per le recenti elezioni è rimasta tra le più basse del subcontinente, nonostante gli sforzi per incentivare la partecipazione. Secondo il quotidiano Economic Times, solo il 52% degli aventi diritto al voto si è recato alle urne venerdì scorso, mentre nello Stato di Karnataka, in cui si trova Bangalore, l’affluenza è stata del 69%, grazie al contributo delle aree rurali.
Le elezioni in corso in India, le più grandi al mondo, si svolgono su sette fasi e coinvolgeranno circa un miliardo di votanti entro il 4 giugno. Tuttavia, Bangalore ha sempre mostrato scarso interesse per gli appuntamenti politici, e nemmeno gli incentivi come sconti, pasti gratuiti o bevute offerti da alcuni hotel sono riusciti a spingere l’affluenza alle urne.
Il presidente dell’associazione degli albergatori locali, P.C. Rao, ha riferito che diversi hotel hanno offerto caffè, succhi di frutta e frittelle tipiche del sud dell’India gratuitamente, a condizione che gli elettori mostrassero l’inchiostro indelebile sulle dita come prova di aver adempiuto al dovere civico.
Nelle elezioni di venerdì scorso, circa 160 milioni di persone hanno avuto la possibilità di votare nel subcontinente. Si prevede che il Bharatiya Janata Party (Bjp), guidato dal primo ministro Narendra Modi, nella foto, al potere dal 2014, continuerà a essere la forza di maggioranza in parlamento.