I dati raccolti nel territorio dell’Emilia, una delle zone a maggiore produzione agricola in Italia, evidenziano come quasi il 75% degli imprenditori agricoli sopra i 50 anni non abbia ancora trovato un successore cui affidare l’attività. Il 50% degli intervistati over 50 dice che probabilmente la propria azienda nel futuro “sarà venduta”, mentre il 40% verrà affittato. L’83% delle aziende senza successore non sta al momento neanche tentando di individuarlo, mentre al 62% non interessa individuarlo neanche in futuro. Elaborando questi risultati sulla base dei dati del settimo censimento generale dell’agricoltura, secondo Agri2000 Net, in Emilia-Romagna potrebbero chiudere 30.000 imprese su un totale di 43.000 gestite da over 50, attualmente in attività. Il motivo principale che emerge dalle risposte dei produttori? “La scarsa redditività dell’azienda”, che dissuade gli imprenditori dalla voglia di continuare a portare avanti l’impresa, anche se molti degli interpellati (il 70%) sostengono che l’elemento “passione” avvicina e spinge i giovani verso questa “attività difficile, ma stimolante e ricca di opportunità”. Sono i dati discussi a Crevalcore, nel bolognese, nel corso della cerimonia che ha omaggiato la titolare dell’azienda Favorita, Barbara Barone, in presenza del direttore generale di Emil Banca, Matteo Passini, e del responsabile di progetto AgriManager, Camillo Gardini, a fianco degli enti locali. Per evitare di chiudere l’azienda, consiglia Gardini, “è sempre più importante passare dalla mentalità di produttori a quella di imprenditori. Il progetto AgriManager è un percorso unico in Europa per far crescere le conoscenze degli imprenditori agricoli di territori ampi e definiti, per adottare cambiamenti radicali nei metodi di coltivazione con l’introduzione di nuove tecnologie” in modo da “ridurre l’impiego di mezzi di produzione come concimi, agrofarmaci e biostimolanti e per ottimizzare l’utilizzo di acqua”.