A febbraio, per il secondo mese consecutivo, l’indice RTT messo di Confindustria indica una moderata flessione del fatturato a prezzi costanti delle imprese italiane, pari a -0,2%, dopo il -0,5% a gennaio.
Il calo di febbraio è dovuto alle costruzioni e in parte all’industria, a fronte di un aumento nel settore dei servizi (+1,0%).
L’RTT registra moderati cali sia per il Nord-Ovest (-0,4% a febbraio), sia per il Nord-Est (-0,1%), una flessione più forte al Centro (-2,0%), mentre al Sud indica un moderato aumento (+0,5%). Nelle attese degli industriali è ferma la dinamica della produzione: il 47,5% del campione delle grandi imprese industriali associate a Confindustria ritiene che a marzo la produzione resterà stabile. Se si guarda alla dinamica trimestrale, le imprese sono diventate più ottimiste: nel 1° trimestre 2024, infatti, rispetto al 4° del 2023, è calata di 22,7 punti la quota di imprese che prospettano una contrazione della produzione, mentre è aumentata di 11,1 punti la percentuale di imprese che vedono un miglioramento. Secondo le grandi imprese di Confindustria, la dinamica di domanda e ordini continuerà a essere il principale fattore di traino della produzione. E migliorano le aspettative sui costi di produzione: il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento risale a -0,8%, da -8,5% di febbraio.
L’indice Rtt (Real time turnover) è un indicatore dell’economia italiana messo a punto dal Csc di Confindustria, sulla base dei dati della fatturazione elettronica delle aziende.
ANSA