Lavori di pubblica utilità per lo studente che viola le regole di buona condotta ed è sanzionato dalla scuola con la sospensione dalle lezioni oltre i due giorni. Inoltre, in caso di condanna penale per aggressioni verso il personale scolastico, scatterà anche un risarcimento alla scuola. Mentre per i bambini della primaria dal prossimo anno tornano i giudizi sintetici, da «insufficiente» a «ottimo», al posto dei livelli decisi durante il mandato Azzolina, da «in via di prima acquisizione» ad «avanzato».
Sono alcuni dei punti chiave della riforma Valditara della condotta e della valutazione, riforma approvata, con modifiche, dalla Commissione Cultura del Senato e che ora passa al voto dell’aula (As 934-bis) di Palazzo Madama. La calendarizzazione potrebbe esserci già la prossima settimana: la Commissione Istruzione è in attesa del parere della Bilancio per poter dare il mandato al relatore, Lella Bucalo, ai fini del voto assembleare. Ci sarà poi il passaggio alla Camera, dove al momento la maggioranza pare intenzionata a non apportare ulteriori modifiche. Le novità si prevede che scattino dal prossimo settembre.
Valutazione
Per la scuola primaria, la valutazione del comportamento sarà espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico, mentre per gli studenti della secondaria di primo grado la valutazione sarà espressa in decimi e tornerà a fare media, contrariamente a quanto prevedeva la riforma introdotta nel 2017. Ogni studente non sarà più ammesso alla classe successiva, o agli esami di stato, se il voto per la condotta è inferiore a sei decimi.
Con una votazione della sufficienza sarà comunque necessario presentare un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. Il voto assegnato per la condotta, precisa il provvedimento, è riferito a tutto l’anno scolastico e non più al solo secondo quadrimestre come era prassi di alcune scuole. Nel caso di sospensioni fino ai due giorni lo studente dovrà comunque frequentare la scuola. Per le sospensioni superiori ai due giorni, la scuola dovrà prevede il coinvolgimento dello studente in attività di cittadinanza solidale.
Responsabilizzare i giovani
Lo scopo, ha precisato lo stesso ministro dell’istruzione, «è di responsabilizzare il giovane non lasciandolo a casa ma promuovendo occasioni per riflettere criticamente sul proprio operato e sui doveri che discendono dall’appartenere a una comunità».
Lo studente dovrà svolgere le attività presso strutture convenzionate. Inoltre, con la sentenza di condanna per reati di aggressione commessi in danno di un preside o di un docente o personale Ata è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni all’aggredito, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore della scuola di appartenenza della persona offesa.
L’importo sarà determinato dal giudice. Alla riforma della condotta il governo ha agganciato, con emendamento, la riforma della valutazione alla scuola primaria: si è prevista l’eliminazione degli attuali livelli e il ripristino dei giudizi sintetici, non dei voti, che accompagneranno le valutazioni dei progressi dello studente, così da garantire maggiore chiarezza. Sarà un’ordinanza ministeriale a stabilire le modalità operative.