Molto versatile e spazioso. Venti anni fa, si presentava così al Salone di Ginevra 2004 l’innovativo prototipo di automobile ultra-compatta Opel TRIXX. Questa piccolissima vettura da città poteva trasportare fino a 3 persone adulte ed un bambino oppure solo una persona e molti oggetti voluminosi. Le 3 porte che si aprivano elettricamente a pantografo (due sul lato del passeggero ed una su quello del guidatore) facilitavano l’accesso all’abitacolo ed al bagagliaio.
Opel TRIXX presentava parecchie altre brillanti soluzioni come, ad esempio, il sedile posteriore gonfiabile, il sedile estraibile del passeggero anteriore ed un portello sul tetto (che si apriva premendo un pulsante) attraverso il quale era possibile trasportare verticalmente oggetti molto lunghi. Il bagagliaio era montato su guide e poteva quindi scorrere all’indietro come un cassetto, facilitando il trasporto all’interno della vettura di oggetti pesanti oppure sporchi. Opel TRIXX era equipaggiata con lo stesso 1.300 turbodiesel common-rail da 70 CV (51 W) adottato su Opel Corsa ed Agila.
«Opel TRIXX illustra la nostra idea di automobile innovativa ed ultra-compatta di non oltre 3 metri di lunghezza» spiegava all’epoca Martin Smith, direttore esecutivo Opel responsabile per il Design. «Questo prototipo ha un aspetto molto originale e risponde a molte esigenze di mobilità, grazie anche ad un interno molto versatile e ben organizzato».
La flessibilità degli interni e le contenute dimensioni esterne (era lunga 3,04 metri, larga 1,66 ed alta 1,57) facevano di questa vettura a trazione anteriore il mezzo di trasporto ideale per tutti coloro che si spostano in città. Improntata alla massima funzionalità, ripiegando, ad esempio, il sedile del passeggero, offriva un bagagliaio insolitamente grande (890 litri di capacità secondo il metodo VDA), abbastanza lungo (1,53 metri dal portellone alla plancia strumenti) per trasportare una bicicletta od un monopattino senza doverla smontare.
‘Daltro canto il passeggero anteriore avrebbe potuto sistemarsi a bordo in modo molto confortevole con ampio spazio per le gambe, ripiegando in avanti il sedile anteriore ed accomodandosi su quello posteriore come su una poltrona. Se questa non era utilizzata, poteva essere sgonfiata e rigonfiata, all’occorrenza, in pochi secondi con il compressore di bordo. Se a bordo viaggiava anche un bambino piccolo, il suo sedile si ripiegava dietro quello del guidatore.
Oggetti voluminosi potevano essere caricati facilmente all’interno dell’abitacolo attraverso le due grandi porte che si aprivano elettricamente a pantografo. Queste porte erano dotate di bracci di sostegno che le lasciavano aperte parallelamente alle fiancate come fossero porte scorrevoli. Il prototipo Opel TRIXX non aveva bisogno di un portellone in quanto il finestrino posteriore si abbassava per facilitare l’accesso all’interno della vettura. La metà posteriore del tetto apribile di vetro poteva essere fatta scorrere in avanti in modo da disporre di un’apertura di carico simile a quella di un pick-up, abbastanza grande per caricare oggetti larghi fino a 960 millimetri, profondi 430 e lunghi 1.400. Linee diritte, sbalzi ridotti, passaruota sporgenti e cofano rialzato di Opel TRIXX erano altrettante caratteristiche del linguaggio stilistico Opel dell’epoca.