Nel corso del 2023, il mercato immobiliare residenziale nelle principali città metropolitane italiane ha subito una contrazione delle compravendite totali, registrando un calo del 14,2% rispetto all’anno precedente. Tale diminuzione è particolarmente significativa considerando che il 2022 è stato un anno record per le vendite in tutto il Paese. Secondo l’analisi condotta da Abitare Co., società specializzata in intermediazione e servizi immobiliari focalizzati sulle nuove residenze, il calo delle compravendite rispetto al periodo pre-Covid (2019) è stato del 5,7%. Tuttavia, già dalla fine del terzo trimestre del 2023 si è osservato un miglioramento del trend delle vendite rispetto alla prima parte dell’anno.
Nonostante la contrazione complessiva, le nuove costruzioni residenziali hanno resistito meglio rispetto al mercato dell’usato, registrando un calo delle transazioni più contenuto (-4,6% rispetto al 2022) e rimanendo in linea con i dati pre-Covid. Tuttavia, l’inflazione (+5,9% di media annua) ha contribuito alla crescita dei costi delle aree, dei materiali e degli appalti, influenzando i prezzi delle nuove case che hanno registrato un aumento medio del +3,9% rispetto al 2022, portando il prezzo medio a 4.919 euro al metro quadrato.
Le compravendite di nuove abitazioni nel 2023 hanno subito un calo nelle otto città metropolitane prese in considerazione (-4,5% rispetto al 2022), con le maggiori contrazioni registrate a Genova e Roma (-6,2%). Tuttavia, i prezzi medi sono aumentati in tutte le principali città analizzate (+3,9% rispetto al 2022), con notevoli differenze tra zone centrali, semicentrali e periferiche.
Milano e Firenze si confermano come le città più dinamiche con aumenti del +7,7% e +5,9% rispettivamente, mentre Bologna ha registrato un incremento più modesto dello 0,6%. Il costo delle abitazioni varia notevolmente tra le città, con Milano che tocca i 7.100 euro al metro quadrato e Palermo che si attesta sui 3.000 euro al metro quadrato.
La contrazione dell’offerta di case nuove nel 2023 rispetto all’anno precedente è stata del -4,3%, con tempi di vendita medi che si aggirano intorno ai 4,7 mesi. Solo Roma, Bologna e Torino presentano una quota di mercato delle nuove costruzioni superiore al dieci per cento rispetto al totale delle case in offerta.