Quasi la metà dei bolognesi si dice stressato e ansioso, ha sbalzi di umore o è giù di morale. Ma in pochi si fanno aiutare da uno specialista. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio sanità di Unisalute, insieme a Nomisma. Nell’anno appena trascorso, il 45% degli intervistati a Bologna dichiara di aver faticato a mantenere il buon umore. Oltre uno su tre (36%) dice di aver avuto molti alti e bassi, un altro 9% di essere stato per lo più giù di morale. Meno di uno su tre afferma di essere stato di buon umore la maggior parte del tempo (31%) e appena l’1% dice di aver avuto umore eccellente. Lo stress risulta essere lo stato d’animo negativo più diffuso, con il 31% che dice di sentirsi stressato “spesso” o addirittura “regolarmente, quasi ogni giorno”. Altri sintomi comuni sono la sensazione di essere nervosi e tesi, percepita dal 24% dei bolognesi, e uno stato di ansia eccessiva, che colpisce spesso o regolarmente il 19% del campione. Ma quali sono le cause di queste emozioni negative? Lo stato di salute personale e dei propri cari risulta essere il principale motivo di preoccupazione (24%), seguito dall’organizzazione familiare (22%), dalla difficoltà a trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro (17%) e dalle incertezze legate alla propria situazione lavorativa (17%). Per gestire questi momenti difficili dal punto di vista emotivo e psicologico, le soluzioni ‘fai-da-te’ sono però quelle più utilizzate. Si parla ad esempio di rimedi naturali o sport, praticati dal 26% degli intervistati. Alcuni bolognesi chiedono aiuto al medico di base (13%) o al farmacista (12%), mentre meno di uno su sei (15%) ha optato per il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Eppure il 67% afferma che si rivolgerebbe a queste figure in caso di necessità, anche attraverso sedute da remoto e videoconsulti (il 20% preferirebbe questa modalità). Andando a indagare i motivi alla base di queste scelte, risulta che il 40% pensa sia meglio aspettare che il momento difficile passi da solo, mentre più di uno su cinque è convinto che il proprio caso non così serio. Pesano però anche questioni economiche: il 35% di chi non è ricorso a uno psicologo o psicoterapeuta, pur avendo avuto delle difficoltà, dice di non averlo fatto per i costi troppo onerosi. Al netto di questo, i bolognesi sembrano comunque consapevoli dell’importanza della salute psicologica. Il 43% indica lo stress come il fattore che più di ogni altro ha il maggiore impatto sul proprio stato psico-fisico e quasi due persone su tre (64%) ritengono che uno stato emotivo e mentale equilibrato sia fondamentale per una buona salute.