La Regione Emilia-Romagna (nella foto, il presidente Stefano Bonaccini) stanzia altri 11,5 milioni di euro per salvare frutta dalle gelate primaverili. L’ultimo bando (in tutto sono stati messi in campo quasi 24 milioni in tre tranche dal 2020 al 2023) ha visto l’accoglimento di tutte le domande per l’installazione di sistemi antibrina e attrezzature per la difesa delle coltivazioni. I fondi, come segnala la Regione, provengono dal Piano di sviluppo rurale, nel quale, già a giugno 2020, a seguito dell’aumento del numero medio di gelate primaverili e dell’aggravarsi degli effetti negativi del gelo anomalo sulle produzioni frutticole, la Regione ha proposto l’inserimento del nuovo tipo di operazione per la prevenzione dei danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate primaverili. “Il sistema ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi– rischia di uscire seriamente compromesso da tutti gli effetti dei cambiamenti climatici che si sono riversati nelle campagne nel corso del 2023: parliamo di una filiera strategica per il paese, di migliaia di posti di lavoro, della produzione e lavorazione di prodotti italiani, buoni, sicuri e di qualità. Le imprese agricole possono uscire da questa situazione che si profila sempre più complessa, solo se adeguatamente sostenute anche attraverso un piano strategico nazionale per l’ortofrutta”.