Poste Italiane (nella foto, il condirettore generale Giuseppe Lasco) ha consolidato ulteriormente il suo ruolo di protagonista nell’ambito della sostenibilità e della valorizzazione del territorio. Ieri, presso l’Università di Roma LUMSA, si è svolto l’incontro dal titolo “Sostenibilità: quando si crea valore per gli stakeholder”, nell’ambito della dodicesima edizione del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, itinerante nelle principali città italiane. Tra i partecipanti al panel “Focus sociale” figurava anche Mara Bucciarelli, Head of Risk Management e Reporting Integrato di Poste Italiane.
Durante il panel, è stato evidenziato l’impegno di Poste Italiane nel rendere conto del proprio contributo alle comunità, con il “Valore al territorio” come uno dei pilastri fondamentali della sua strategia di sostenibilità. A partire dal 2018, Poste ha reso trasparente il proprio impatto sul territorio, includendo il contributo al PIL, il reddito da lavoro e il gettito fiscale, con un impatto sul PIL stimato a 12,9 miliardi di euro solo nel 2022.
L’impegno dell’azienda verso il territorio si manifesta anche nella gestione della catena di approvvigionamento, privilegiando le piccole e medie imprese italiane, che rappresentano circa il 90% dei fornitori utilizzati da Poste. Queste imprese impiegano circa 17.000 persone e contribuiscono al PIL con oltre un miliardo e 340 milioni di euro di gettito fiscale.
La valorizzazione del territorio è centrale nel servizio postale di Poste Italiane, radicato sul territorio e caratterizzato da una riduzione delle emissioni e da un miglioramento del benessere delle persone, grazie a percorsi più brevi e a una riduzione degli incidenti stradali.
Durante l’incontro è stata menzionata l’iniziativa “INSIEME 24 SI, la piattaforma per la generazione delle idee”, che coinvolge tutti i dipendenti dell’azienda. Questa iniziativa è volta a promuovere la sostenibilità e ad incoraggiare i dipendenti a proporre idee innovative per supportare la strategia ESG del Gruppo.