Il Consiglio di Amministrazione di Valtecne S.p.A.– società che opera nel settore della meccanica di alta precisione per dispositivi medicali e applicazioni industriali – riunitosi sotto la presidenza di Vittorio Mainetti, ha esaminato i ricavi di vendita al 31 dicembre 2023, non ancora sottoposti a revisione contabile, che risultano pari a € 30,7 milioni, in crescita del 27,5% rispetto allo scorso anno (pari a € 24,1 milioni). La crescita è stata trainata dalla business line Medicale, che produce strumenti chirurgici e componenti impiantabili di alta precisione per procedure ortopediche, i cui ricavi, che rappresentano ormai il 60% del totale, sono aumentati del 57,2% a € 18,5 milioni rispetto ai ricavi pro-forma ottenuti nell’esercizio 2022. La metà circa di questo incremento è riconducibile all’ effetto delle dinamiche dei contratti di produzione a stock in essere con alcuni dei principali clienti del settore. Nonostante questo effetto, la crescita rimane significativa e coerente con la strategia aziendale. La business line Industriale, specializzata nella realizzazione di componenti meccanici di alta precisione per diversi settori industriali, ha dimostrato resilienza al contesto macroeconomico sfavorevole registrando un leggero decremento dello 0,7% rispetto ai ricavi pro-forma del 2022. Paolo Mainetti, nella foto, Amministratore Delegato di Valtecne, ha così commentato: “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2023, i migliori in termini di volumi nella storia dell’azienda. In particolare la business line Medicale ha evidenziato un incremento dei ricavi pari al 57,2% rispetto all’esercizio precedente. In linea con gli impegni assunti durante la fase di IPO, siamo fermamente intenzionati a continuare gli investimenti in questo settore. Ciò si traduce nell’ambizione di ampliare ulteriormente la nostra impronta nei diversi segmenti dell’ortopedia e nel campo med-tech, come testimoniato dal recente ingresso nel campo della traumatologia. Siamo altresì soddisfatti di constatare che, nonostante le sfide economiche e l’impennata inflazionistica dell’ultimo anno, la divisione Industriale ha continuato a mostrare solidità e resilienza in un contesto che ha indubbiamente penalizzato le catene produttive dell’industria manufatturiera tradizionale”.