La Camera di Commercio di Pordenone-Udine (CCIAA) e la Camera Arbitrale di Milano(CAM) hanno siglato una Convenzione per rafforzare sul territorio locale il servizio di gestione degli arbitrati, volto a risolvere in tempi rapidi e con costi certi e predeterminati le controversie tra imprese e tra imprese e privati.
Dal 1° gennaio 2024 a tutte le procedure arbitrali depositate presso la CCIAA di Pordenone-Udine verrà applicato il Regolamento e le tariffe della Camera Arbitrale di Milano, che da anni amministra arbitrati nazionali e internazionali, dispone di un Regolamento arbitrale ed è dotata di uno staff multilingue. Il Regolamento di CAM prevede una procedura arbitrale flessibile, adattabile alle esigenze delle parti, rapida e caratterizzata da principi di trasparenza, competenza, indipendenza e imparzialità.
Il network degli arbitrati CAM si espande a Nord Est: il nuovo accordo sottoscritto con la CCIAA di Pordenone-Udine sia aggiunge ai precedenti sottoscritti con altri enti e Camere di commercio del nord est italiano come la Camera di commercio di Padova, la Curia Mercatorum, centro di mediazione-arbitrato promosso dalle Camere di commercio di Treviso-Belluno e di Venezia e Rovigo e con l’Ordine degli Avvocati di Treviso. Questi accordi realizzano il progetto di rendere più conosciuto, utilizzato, presente ed efficace l’arbitrato nel nord est, a servizio di un territorio caratterizzato da un’alta concentrazione di imprese particolarmente strutturate e dinamiche, con una tradizionale vocazione al commercio internazionale. Si tratta di una tipologia di imprese per la quali risulta particolarmente vantaggioso l’arbitrato amministrato in caso di controversie.
“Con questa convenzione- ha commentato il presidente della Camera Pn-Ud Giovanni Da Pozzo – andiamo a garantire alle imprese e ai cittadini del nostro territorio un servizio ancora più strutturato, poiché la Camera arbitrale di Milano è un punto di riferimento per tutti a livello nazionale. Continueremo così a promuovere con sempre maggior efficacia l’importanza degli strumenti di giustizia “alternativa” che il nostro ordinamento mette a disposizione per dirimere validamente molte controversie, con risparmio di tempi e costi, un ruolo in capo agli enti camerali che valorizzano anche tramite un altro strumento fondamentale come quello della mediazione”
“La Camera Arbitrale di Milano – ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – affianca diverse realtà del territorio nazionale per la gestione congiunta degli arbitrati. Abbiamo creato negli anni un solido network per offrire nei vari contesti territoriali un servizio dedicato alle peculiarità dei singoli sistemi economici locali. L’arbitrato è, infatti, un procedimento adattabile alle esigenze delle parti. Il servizio oggetto della Convenzione siglata con la Camera di Commercio di Pordenone-Udine è pensato per le esigenze di business delle imprese del territorio, che necessitano di un sistema di risoluzione delle liti rapido, spedito ed efficiente”.
Convenzione in breve. Sulla base di quanto previsto dalla Convenzione:
- i procedimenti basati su clausole arbitrali facenti riferimento a “Camera Arbitrale della Camera di Pordenone Udine”, “Camera di Commercio di Pordenone Udine”, “Camera di Commercio di Pordenone” o “Camera di Commercio di Udine” o altre forme equivalenti, introdotti con il deposito di una domanda di arbitrato dall’1/1/2024, saranno gestiti secondo il Regolamento della Camera Arbitrale di Milano;
- i procedimenti pendenti continueranno ad essere amministrati, fino a conclusione, secondo il Regolamento della Camera Arbitrale della CCIAA di Pordenone-Udine (e le rispettive tariffe);
Il network in Italia convenzionate 18 Camere di commercio e 5 enti: le Camere di Commercio convenzionate con CAM per l’amministrazione degli arbitrati sono la Camera di Avellino (ora Irpinia-Sannio), di Bari, di Benevento, di Bologna, di Brescia, di Cremona, di Ferrara, di Genova, di Lecco, di Mantova, di Modena, di Padova, di Pavia, di Pistoia, di Pordenone-Udine, di Varese; siglate inoltre convenzioni con Curia Mercatorum – centro di mediazione-arbitrato promosso dalle Camere di commercio di Treviso-Belluno e di Venezia Rovigo e con altri enti come Associazione Italiana per l’Arbitrato, Camera Arbitrale Forense di Pescara, Ordine degli Avvocati di Genova, Ordine degli Avvocati di Monza, Ordine degli Avvocati di Treviso.
Cresce l’utilizzo dell’arbitrato CAM. Negli ultimi 5 anni (2019-2023), si registra un aumento del 35% delle domande di arbitrato CAM passando da 102 a 138 domande.
Tempi. Con l’arbitrato CAM la decisione sulle controversie, in media, si ottiene in 12.7 mesi (media degli ultimi 5 anni). Il tempo di conclusione del procedimento arbitrale si riduce del 56% (pari a 170 giorni) in caso si applichi la procedura semplificata. L’arbitrato semplificato, nato in CAM nel 2020, si applica ai procedimenti il cui valore della domanda non superi 250 mila euro, fatta salva la contrarietà di una parte; si applica inoltre a tutti i procedimenti senza alcun limite di valore economico, se le parti vi abbiano fatto riferimento nella clausola arbitrale o se ne abbiano concordato l’applicazione anche successivamente.
Costi. I costi di un arbitrato amministrato in CAM sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un Tariffario. E’ possibile conoscere il costo di un arbitrato cliccando sul cost calculator. Con l’arbitrato semplificato i costi si riducono del 30%, rispetto a quelli della procedura ordinaria.
Chi utilizza l’arbitrato? Nel 67% dei casi di arbitrati CAM amministrati nel 2022 si tratta di società di capitali; nel 16% di privati; di professionisti nel 6% dei casi; di società di persone per l’1%, e di altre forme per il 10% dei casi.
Materie del contendere: le principali materie nel 2022 riguardano il societario (24% del totale); l’affitto, vendita e cessione del ramo d’azienda (18%) e la fornitura di beni e servizi (17%). Nel confronto con i dati dell’anno precedente, notiamo l’aumento delle controversie che riguardano la fornitura di beni e servizi, di quelle relative all’affitto, vendita e cessione di ramo d’azienda, influenzate dalla pandemia e dalle misure adottate per il contenimento della stessa. Si registra anche l’incremento delle liti in materia di appalto, dovuto in parte al rincaro dei prezzi dell’energia, delle materie prime e della componentistica.
Cosa è l’arbitrato. L’arbitrato è un metodo di risoluzione delle controversie civili e commerciali, alternativo alla giudiziaria ordinaria. E’ possibile utilizzare l’arbitrato se le parti hanno inserito nel contratto o nello statuto sociale una clausola arbitrale oppure, a lite insorta, se la parti redigono un compromesso. Le parti hanno la possibilità di scegliere i soggetti che decideranno la lite (chiamati arbitri) tra tecnici ed esperti della materia. Il procedimento arbitrale termina con il lodo, che rappresenta una sentenza. A seguito della sottoscrizione di Convenzioni internazionali, il lodo arbitrale è riconosciuto in gran parte del mondo, questo è un vantaggio nella risoluzione di controversie che coinvolgono parti di nazionalità diverse.