Italia al gelo ma nelle Isole si estende l’allarme siccità con la richiesta dello stato di calamità in Sardegna per le ripercussioni sul sistema agropastorale isolano ma anche rischi sul sistema irriguo per i prossimi mesi, mentre in Sicilia le precipitazioni sono state le piu’ scarse da oltre cento anni nel secondo semestre dell’anno 2023 secondo il Servizio informativo agrometeorologico regionale. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’andamento climatico anomalo di inizio anno dopo un 2023 che si è classificato ufficialmente come l’anno più bollente mai registrato prima in Italia con una temperatura media superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020 secondo Isac Cnr. L’arrivo del grande freddo lungo la Penisola – sottolinea la Coldiretti – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. La discesa della colonnina di mercurio con il gelo rischia peraltro di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che – ricorda la Coldiretti – il caldo anomalo ha favorito in alcuni territori come la Toscana il risveglio anticipato delle varietà più precoci di pesche e susine. A preoccupare – continua la Coldiretti – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta.