Conclusa con successo una delle fasi più sfidanti per il settore dell’ingegneria applicata alle grandi dighe: nei cantieri Webuild (nella foto, l’a. d. Pietro Salini) per la realizzazione della diga di Rogun in Tagikistan, che sarà la più alta al mondo con i suoi 335 metri di altezza, è stato completato il basamento su cui poggerà il nucleo della diga, realizzato in un contesto con diverse complessità di natura tecnica, geologica, climatica e logistica, e che rappresenta una soluzione innovativa a livello mondiale. L’impianto permetterà al Tagikistan di raddoppiare la sua capacità di generare energia elettrica ed è stato già parzialmente messo in funzione, con l’attivazione di due turbine tra il 2018 e il 2019, per contribuire allo sviluppo economico del Paese gia dalle fasi di costruzione.
La nuova diga sorge sul letto del fiume Vakhsh, a circa 90 chilometri dalla capitale Dushanbe. I lavori del Lotto 2 dell’Impianto Idroelettrico di Rogun sono eseguiti da Webuild per conto della OJSC Rogun HPP, e hanno raggiunto un avanzamento progressivo del 35%. La diga è in rockfill con nucleo in materiale argilloso, il cosiddetto “Concrete Pad in RCC”, avrà un volume complessivo di circa 80 milioni di metri cubi, con una lunghezza in cresta di 800 metri. Una volta ultimato, l’Impianto avrà una capacità installata totale di 3.600MW, garantita da 6 Turbine Francis da 600MW ciascuna.
L’ultimazione del basamento permette l’avvio della costruzione del nucleo vero e proprio della diga. L’RCC Pad presenta dimensioni rilevanti: è diviso in 8 blocchi, lunghi tra i 20 e i 25 metri ciascuno, per una lunghezza totale di 180 metri, è largo 120 metri da sponda a sponda, e sviluppa in altezza fino ad un massimo di 22 metri. Per la sua realizzazione sono stati impiegati circa 290 mila metri cubi di calcestruzzo rullato e compattato (RCC), pari a poco meno del volume di 120 piscine olimpioniche.
Tante le soluzioni innovative applicate nell’ambito di questo progetto. Oltre alle soluzioni adottate per la realizzazione dell’RCC Pad è stato sviluppato anche il “Flyng Belt System”, un sistema di trasporto dei materiali che permetterà di efficientare le prossime fasi di lavorazione, garantendo un trasporto celere e sostenibile dei materiali che serviranno per la realizzazione della diga. Posizionato sulla riva sinistra dell’area a valle della diga, il Flyng Belt System si presenta come un nastro trasportatore sospeso e ad alta capacità di trasporto, fissato a funi in acciaio di 65 mm di diametro e ancorato a due stazioni di carico e scarico poste alle sue estremità. Il Flyng Belt System avrà una lunghezza totale di 650 metri e una capacità di trasporto nominale di 3.000 tonnellate all’ora e si inserisce in un sistema di nastri trasportatori per il trasporto dei materiali in diga che avrà una lunghezza complessiva di circa 10 chilometri.
Rogun conferma la leadership su scala mondiale del Gruppo Webuild nel settore acqua, in cui è attivo nell’intero ciclo idrico, dall’approvvigionamento a fini potabili e irrigui al trattamento delle acque reflue. Con la controllata Fisia Italimpianti, è leader mondiale nella progettazione sostenibile e nella realizzazione di impianti per il trattamento delle acque e la dissalazione. Attualmente, ha in corso progetti come la Grand Ethiopian Renaissance Dam, la diga più grande d’Africa che Webuild sta realizzando sul Nilo Azzurro in Etiopia, e Snowy 2.0, il più grande progetto per la prodizione di energia “green” in corso in Australia. Tra le opere realizzate, c’è il Tunnel idraulico n. 3 di Lake Mead, costruito per dissetare la città di Las Vegas e le aree circostanti attraverso un articolato sistema di prelievo e trasporto delle acque del Lake Mead.