La Regione Sardegna assegnerà ai vettori, tramite bando, 25 milioni di euro nel triennio per potenziare i collegamenti aerei da e per l’isola. Sono previsti milioni per il primo anno e 10 milioni per ciascuno dei due successivi, risorse ricavate dai ribassi d’asta delle gare della continuità territoriale, con cui attivare una ventina di nuove rotte (in media con un sostegno di 1,2 milioni di euro ciascuna), in particolare internazionali.
Il finanziamento, contenuto nel cosiddetto Collegato alla finanziaria approvato lo scorso ottobre, punta ad abbattere i costi di accesso alle infrastrutture aeroportuali dell’isola sostenuti dalle compagnie aeree. La delibera della Giunta regionale che consente di attuare la disposizione di legge sarà approvata in giornata, come anticipato in una conferenza stampa a Villa Devoto dal presidente Christian Solinas (nella foto) e dall’assessore ai Trasporti, Antonio Moro, che confidano di poter pubblicare il bando a breve.
Potranno essere concessi aiuti ai vettori tramite finanziamento diretto, fino a un massimo del 50% dei costi ammissibili sostenuti per l’attivazione di nuove rotte annuali da e per gli aeroporti sardi.
Dovranno essere soddisfatte quattro condizioni: la rotta deve promuovere l’aumento del volume del traffico dei passeggeri; gli aiuti non devono determinare il trasferimento di passeggeri da una compagnia all’altra; gli aiuti non si possono cumulare con altri presenti sulla stessa rotta, o rotta comparabile, come ad esempio obblighi di servizio pubblico o altri finanziamenti che coprono gli stessi costi ma erogati da altri Stati; gli aiuti possono essere concessi solo se il servizio aereo proposto non è già operato tra i due aeroporti della rotta. Secondo i calcoli dell’assessorato ai Trasporti, il contributo regionale ridurrà fino a un massimo del 50% i costi aeroportuali sostenuti dalle compagnie. Almeno il 65% dei 25 milioni dovrà essere destinato a collegamenti di rilievo internazionale e l’aiuto potrà essere richiesto e concesso per non più di tre anni consecutivi a vettori europee, previa presentazione di un piano industriale. Il collegamento proposto dovrà avere almeno una frequenza settimanale.
Una volta approvata, la delibera passerà all’esame della Quarta commissione (Trasporti) del Consiglio regionale che dovrà esprimere un parere.
A scegliere le rotte da mettere a bando (“un avviso snello da chiudere in 30 giorni”, ha anticipato Moro) e da distribuire fra i tre aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero “secondo le rispettive vocazioni”, sarà un gruppo di lavoro interdisciplinare. Ne faranno parte direttore generale dell’assessorato ai Trasporti (che lo coordinerà), da quello del Turismo, Artigianato e Commercio e dai direttori del Servizio per il trasporto marittimo e aereo e continuità territoriale (assessorato ai Trasporti), dell’osservatorio, ricerca e sviluppo dell’assessorato al Turismo e della Sfirs. Si terrà conto delle indicazioni ricevute dalla Fasi e dai circoli degli emigrati sardi nel mondo e potranno essere ‘stabilizzate’ anche rotte stagionali già attive.
L’avviso prevederà premialità: per esempio, saranno privilegiate le rotte che consentiranno il collegamento con un hub, in modo da favorire un’espansione della platea dei viaggiatori. Inoltre, si terrà conto del contributo alla destagionalizzazione dei flussi turistici, della rapidità di messa in servizio della rotta, dell’offerta annuale più alta dei posti disponibili, del numero maggiore totale di collegamenti (singole rotte point to point), del numero maggiore di frequenze settimanali, modulate anche tenendo conto di eventi di particolare interesse, periodi di vacanza o circostanze che favoriscano la obilità turistica; del numero totale maggiore di anni di operatività; della la maggiore prosecuzione della rotta anche al di fuori del triennio di incentivo; e della migliore connessione col mercato crocieristico. Saranno avviate le interlocuazioni con la Commissione europea per la pre notifica della misura, col supporto della Direzione generale della Presidenza, che avrà la funzione di coordinamento del sistema Regione in materia di aiuti di Stato.
Nel frattempo la Giunta lavora anche al nuovo bando per la continuità territoriale aerea, in collaborazione con l’advisor individuato, l’Ati T Bridge/Deloitte, in vista della scadenza dell’attuale regime prevista il 26 ottobre 2026.
“Vogliamo dare alla Sardegna tutti gli strumenti che l’Ue considera legittimi”, ha sottolineato il presidente Solinas. “Andiamo a sperimentare contemporaneamente gli oneri di servizi pubblico, gli aiuti diretti ai vettori e gli aiuti sociali per il cittadino. Acquisiremo così dati fondamentali per l’elaborazione finale di un progetto di continuità territoriale sarda che tenga conto delle migliori pratiche”.