“La nostra regione, con la sua ricchezza di risorse naturali e la determinazione della sua gente, è destinata a diventare un faro nel panorama dell’energia pulita, e l’idrogeno svolgerà un ruolo fondamentale in questo percorso verso la sostenibilità”. Lo ha dichiarato il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, nella foto, aprendo i lavori a Bruxelles, nella presentazione di “La Strategia Regionale per l’idrogeno pugliese: #H2Puglia2030”. Grazie ad un’ampia e continua disponibilità di fonti solari ed eoliche, una consolidata industria di produzione ed esportazione di energia, una posizione geografica strategica, la Regione Puglia costituisce una piattaforma di crescente interesse per l’industria dell’idrogeno e per le energie rinnovabili. “Molti sono i punti in comune con le azioni messe in campo dal Governo, per rendere il Paese un crocevia di riferimento per le importazioni e il transito di idrogeno nel Continente europeo e allo stesso tempo un centro di innovazione tecnologica su questa particolare risorsa” ha precisato l’ambasciatore d’Italia in Belgio Federica Favi. Nel corso del convegno, dopo una introduzione sullo sviluppo della Banca Europea da parte dell’assessora alla Mobilità di Milano e relatrice del parere del CoR sulla Banca Ue dell’idrogeno Anna Cenisi, Marco Franza (Attachè Energia della Rappresentanza Italiana) ha relazionato sul quadro europeo dell’idrogeno. Infine, Gianna Elisa Berlingerio (direttrice del Dipartimento dello Sviluppo economico della Regione Puglia) ha illustrato nel dettaglio la strategia regionale pugliese. Il documento strategico orienta l’azione regionale all’introduzione dell’idrogeno nel sistema energetico, industriale e dei trasporti per migliorare il posizionamento competitivo del territorio, contribuendo così alla realizzazione degli obiettivi delle politiche energetiche e ambientali europee e nazionali sul tema. #H2Puglia2030 sostiene, inoltre, gli investimenti nella ricerca e nel sistema industriale delle tecnologie per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto, l’uso dell’idrogeno, nonché lo sviluppo della filiera specializzata, attivando percorsi di crescita delle competenze dell’interno ecosistema regionale dell’innovazione nella filiera di questa risorsa. La Strategia pugliese, spiega una nota della Regione, fissa degli obiettivi al 2030 partendo da quanto previsto dalla Linee guida strategia nazionale per l’idrogeno. I target regionali al 2030: 40-45 mila ton/anno di idrogeno per l’utilizzo dei consumatori finali, ed in particolare, 700 ton/anno nel trasporto pesante e ferroviario e 8-10 mila ton/anno nel polo siderurgico di Taranto; 20-25 mila ton/anno di idrogeno (di cui 6 mila ton miscelate nelle reti) per la miscelazione nella rete del gas naturale; 500 MW di elettrolizzatori, pari a circa del 10% dell’intera capacità nazionale. Rispetto alla penetrazione potenziale di idrogeno come indicata, pari a circa 40-45 mila ton/anno nel 2030, è possibile stimare i seguenti consumi: in termini di consumo elettrico, è possibile stimare un consumo di circa 2,200 GWh/anno, pari ad una potenza aggiuntiva da installare in impianti eolici di circa 1,1 GW o in impianti fotovoltaici di circa 1,6 GW; in termini di consumo di acqua, è possibile stimare un consumo idrico di circa 400 mila m3/anno di acqua “La Strategia regionale per l’idrogeno – ha aggiunto Emiliano – pone al centro la politica regionale di decarbonizzazione con l’obiettivo di integrare la catena del valore dell’idrogeno, esaltando il protagonismo del territorio e pertanto richiede un articolato percorso di condivisione con i principali stakeholder regionali”. A favorire il cambiamento in direzione di un uso strategico della risorsa idrogeno in Puglia, ancora la nota della Regione, si registra il successo di misure coerenti con la Strategia Regionale messe in campo sul territorio, come la presenza di importanti progetti Ipcei (Important projects of common european interest). Inoltre, la Regione Puglia ha ricevuto 17 progettualità ammissibili volte alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, 5 delle quali sono finanziabili. Si tratta del numero più alto sull’intero territorio nazionale, saranno sostenute con 40 milioni di euro, fondi nell’ambito Pnrr M2C2 Investimento 3.1. Sempre in tema di Piano nazionale di ripresa e resilienza (nell’ambito del Pnrr, M2C2 – Investimento 3.4) il ministero delle Infrastrutture dei Trasporti ha assegnato alla Regione Puglia risorse pari a 37,4 milioni di euro per la sperimentazione delle applicazioni dell’idrogeno nel settore del trasporto ferroviario. Saranno realizzate stazioni di rifornimento dei treni a idrogeno e per rinnovare al contempo le flotte, su linee non elettrificate. Le linee ferroviarie interessate saranno la Lecce-Gallipoli, la Novoli-Gagliano e la Casarano-Gallipoli. In tema di trasporto sostenibile, saranno realizzate in Puglia quattro stazioni di rifornimento di idrogeno (due a Bari, una a Taranto e una a San Severo) nell’ambito dell’Avviso Pnrr “Realizzazione di stazioni di rifornimento a base di idrogeno rinnovabile per il trasporto stradale” del ministero delle infrastrutture e dei Trasporti. A garanzia del raggiungimento degli obiettivi prefissati da #H2Puglia2030, il presidio di Governance affidata al Gruppo di lavoro interdipartimentale tematico, nonché l’Osservatorio Regionale sull’Idrogeno, composto da 25 rappresentanti della filiera di produzione di energia da Fer, idrogeno, della ricerca, delle università, delle associazioni ambientaliste, dei distretti produttivi, nonché Anci ed enti non a scopo di lucro attivi nella promozione dell’uso dell’idrogeno. Tutte realtà attive nel monitorare e analizzare i dati relativi alla filiera dell’idrogeno e a fornire supporto nella definizione della programmazione regionale, al fine di raccordare le iniziative promosse ed incentivare più efficacemente l’economia basata sull’idrogeno prodotto da fonte rinnovabile. “Affrontare la sfida dell’idrogeno in Puglia”, ha ripreso Emiliano, “richiede una visione audace e un impegno a lungo termine. Dobbiamo collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per condividere conoscenze, risorse e best practice. La Puglia può diventare un modello di riferimento per altre regioni che cercano di abbracciare l’idrogeno verde come parte integrante della loro transizione verso un futuro più sostenibile. È tempo di agire. La Puglia ha l’opportunità di guidare la transizione energetica, dimostrando che possiamo prosperare economicamente mentre proteggiamo il nostro pianeta per le generazioni future. L’idrogeno – ha infine concluso il governatore – è la chiave, e insieme possiamo sbloccare un futuro più luminoso per tutti noi”.