“A Maranello hanno le macchine da corsa più belle del mondo, qui a Penne si fanno le giacche e gli abiti da uomo più belli del mondo. La cultura dell’abito da uomo è qui a Penne, come noi in Umbria da 60-70 anni abbiamo la maglieria. Per l’abito maschile vero, Penne è il numero uno al mondo”. Lo ha detto Brunello Cucinelli, nella foto, ieri mattina a Penne (Pescara) in occasione dell’apertura del nuovo opificio produttivo che si occuperà della realizzazione di capispalla che la nota casa di moda ha scelto di far nascere nella zona artigianale di Ponte Sant’Antonio. I dettagli del nuovo insediamento sono stati illustrati in conferenza stampa. Presente, oltre al re del cachemire, il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, e il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. In questa prima fase, sono impiegati 75 lavoratori per arrivare tra tre anni a oltre 300 unità, quando sarà operativo anche il secondo sito produttivo di circa 5 mila metri quadrati. Un terzo capannone, da 3 mila metri quadri, sarà invece riservato alla mensa aziendale. Il completamento dei lavori è previsto per il 1 gennaio 2025.Parlando con i cronisti, Cucinelli ha affrontato diverse questioni relative al mondo del lavoro. “L’arrivo dell’intelligenza artificiale – ha detto – ci porterà molte cose positive, quindi, non dobbiamo aver paura, ma non c’è dubbio che ci saranno due cose fondamentali: avremo bisogno di essere umani che pensano a creare e di grandissima manualità e artigianalità perché certe cose non le potremo fare con l’intelligenza artificiale. Certi lavori li farà l’intelligenza artificiale e certi altri li farà l’essere umano e avranno un grandissimo valore”. Il re del cachemire ha poi sottolineato che “bisogna ridare dignità morale ed economica a certi lavori: al lavoro operaio. Questo è il grande tema”. E ancora:”Crediamo che si debba lavorare in un bel luogo di lavoro”. Infine, il tema della giusta retribuzione per i lavoratori: “I salari non possono essere quei salari che sono sempre stati. Non va bene”.