Il dossier Ita Airways-Lufthansa s’«incaglia» negli uffici dell’Antitrust Ue e non si sblocca nemmeno dopo gli incontri riservati — e separati — che la delegazione italiana e quella tedesca hanno avuto di recente con il commissario europeo Didier Reynders. Il colosso dei cieli e il Tesoro non sono ancora nelle condizioni di notificare l’operazione a Bruxelles anche perché continuano ad arrivare ulteriori «requests for information» dai tecnici della Direzione generale per la Concorrenza Ue. È quanto apprende il Corriere da tre fonti europee e governative che seguono l’iter.
Le tempistiche
Un passaggio obbligato quello della notifica che Mef e Lufthansa vorrebbero consegnare a fine novembre. Eppure nello scenario più ottimistico, secondo le fonti, dovrebbe avvenire nella prima metà di dicembre. Anche se i pessimisti spostano la data al primo bimestre 2024, cioè oltre sei mesi dopo l’accordo siglato a Roma. Ita, Lufthansa e il Tesoro non commentano. L’Antitrust Ue conferma di essere «in contatto con le parti per discutere della transazione prima della sua notifica ufficiale», spiega al Corriere una portavoce della Commissione europea. E sottolinea che le interlocuzioni «pre notifica fanno parte del processo standard per la valutazione di una transazione complessa».
L’investimento
Il tempo però corre e diventa sempre più un elemento cruciale della trattativa con Bruxelles, ragionano le fonti. Ita non può contare più sul capitale pubblico — il Mef ha già erogato le tre tranche di investimento per un totale di 1,35 miliardi di euro — ed è necessario assicurare un futuro già adesso, considerando che dall’autunno 2024 la compagnia aerea tricolore deve poter contare sul partner industriale per proseguire le operazioni con serenità.
Gli incontri
Questi temi — a quanto si apprende — sono stati portati all’attenzione del commissario Reynders l’8 e il 9 novembre. L’esponente della Commissione europea — che ha ereditato il dossier dopo il passo di lato della collega Margrethe Vestager (candidata alla Banca europea per gli investimenti) — ha incontrato sia l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, sia una delegazione italiana guidata, secondo fonti europee, dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anche se la notizia non trova conferma a Roma. Sul tema arriva un «no comment» anche dalla Commissione europea.
Le richieste Ue
Entrambi gli incontri di «aggiornamento» sarebbero però finiti con pochi progressi. E la constatazione — sottolineano le fonti — che la Direzione generale della Concorrenza Ue ha «alzato l’asticella» per le operazioni di concentrazione nel trasporto aereo «per tutelare i consumatori», ma senza fornire così le nuove linee guida. Non è un caso che l’altra grande manovra nei cieli europei — l’acquisizione di tutta Air Europa da parte di Iag (British Airways, Iberia, Vueling) — potrebbe iniziare a sbloccarsi alla fine del 2024, cioè quasi due anni dopo essere stata annunciata. Il ministro Giorgetti ha aumentato la pressione sul dossier Ita-Lufthansa nel tentativo di accelerare il processo di notifica.
Le due fasi della notifica
Ita e Lufthansa continuano a rispondere domande e alle richieste di chiarimento dei tecnici dell’Antitrust Ue. Nell’ultima tranche sono state più di 200 gli interrogativi inviati da Bruxelles. La speranza è di ottenere il via libera all’operazione italotedesca — che prevede l’investimento iniziale di Lufthansa di 325 milioni di euro per avere il 41% di Ita — già nella «fase 1», cioè entro 25 giorni lavorativi. Ma le fonti europee anticipano che negli uffici della Dg Competition sta prevalendo l’ipotesi di andare alla «fase 2» che richiede altri 90 giorni lavorativi.
Le alleanze
C’è anche un altro tema: quello delle alleanze commerciali. Ita Airways continua ad essere in SkyTeam — dove ci sono pure Delta Air Lines e Air France —, mentre Lufthansa è nella rivale Star Alliance. Entro fine anno il vettore italiano dovrà comunicare la sua intenzione, se restare altri dodici mesi e proseguire con i voli in codeshare con i partner attuali (che hanno ridotto di molto le sinergie) oppure uscire per preparare l’ingresso in Star Alliance in vista delle nozze con i tedeschi. Un trasloco che non sarà di certo facile.
La reazione dei sindacati
Sul tema si muovono anche i sindacati italiani e tedeschi. «In qualità di rappresentanti di tutte le categorie dei lavoratori di Ita Airways e del gruppo Lufthansa, sosteniamo pienamente la partnership industriale e l’ingresso del gruppo Lufthansa in Ita Airways», affermano in una nota congiunta Filt Cgil, Uiltrasporti, Anpac, Vereinigung cockpit, Aeropers, Aca, Vida, Verdi, Ufo. «Chiediamo alla Commissione europea di approvare e sostenere l’operazione in modo tempestivo, al fine di mantenere il primato europeo sulle infrastrutture critiche del trasporto aereo». Una posizione in linea con quella espressa dai presidenti delle confindustrie italiana e tedesca.
Leonard Berberi, corriere.it