Nel 2023 lo shopping Tax Free torna a vedere la ripresa dopo un triennio negativo, durante il quale la pandemia e le restrizioni anti-contagio hanno decisamente impattato sui flussi dei turisti internazionali e di conseguenza sui loro acquisti. E nonostante i numeri siano ancora lontani dai livelli pre-pandemia, sono numerosi i segnali incoraggianti per un pieno recupero del settore, a partire dalla proposta di abbassamento della soglia minima di spesa a 70 euro prevista nella Legge di Bilancio. È questa la fotografia che emerge dai dati relativi ai primi nove mesi del 2023 presentati da Planet, tra i principali provider di pagamenti e software integrati per i settori hospitality e retail, durante il 28° Pambianco Fashion Summit.
Parigi capitale europea del Tax Free, tornano i turisti da USA e Cina – Dopo lo scorso anno archiviato in forte calo, le vendite Tax Free in Europa nel 2023 hanno recuperato mese dopo mese, portando il periodo gennaio-settembre a registrare un calo del 16% rispetto al 2019. Il divario si è assottigliato in particolare nel periodo estivo, supportato dal ritorno dei turisti internazionali. A livello geografico, la Francia è la nazione che si avvicina di più ad agguantare la piena ripresa, riportando un calo del 2,8% rispetto al 2019 grazie al mese di settembre a +3% rispetto al periodo pre-COVID-19. A fare da traino è la capitale Parigi (-4% rispetto al 2019), che da sola rappresenta il 35% del mercato Tax Free europeo. Ancora lontane dal pareggio Germania, Italia e Spagna, con una forbice negativa ancora a doppia cifra. Per le due nazioni che si affacciano sul Mediterraneo, le principali capitali dello shopping rappresentano un patrimonio importante: Roma, Milano, Madrid e Barcellona, infatti, contano per il 15% degli acquisti Tax Free in Europa. Osservando da vicino le nazionalità, il 2023 segna un ribaltamento rispetto al pre-pandemia: se nel 2019 erano i cinesi ai vertici della classifica con una quota del 30%, oggi sono scesi al 10% superati dagli statunitensi, i cui acquisti rappresentano il 29% del mercato.
Lo scenario in Italia – Il connubio tra arte e moda continua a essere un forte richiamo per i turisti internazionali. Ed è la formula vincente di Milano, Roma e Firenze che rappresentano insieme il 50% della spesa Tax Free in Italia e che registrano un valore di transazione media (ATV) superiore ai 1.000 €. La fine delle misure anti-contagio ha segnato il boom dei turisti provenienti dagli Stati Uniti, che superano quelli in arrivo dalla Cina con acquisti in crescita del 65% rispetto al 2019 e un ATV superiore ai 1.400 € speso soprattutto (90%) in beni di lusso. Il Paese del Dragone resta comunque un bacino rilevante di visitatori verso l’Italia e le sue mete dello shopping: il segmento luxury, su cui gravita il 63% delle transazioni, fa lievitare l’ATV fino a oltre 1.700 €. A ridisegnare il legame tra il Belpaese e turisti cinesi è l’avanzata della Gen Z, il cui ATV è volato del 60% rispetto al 2019. Se prima della pandemia rappresentavano solo il 2% degli acquisti, oggi rappresentano il 10% del giro d’affari Tax Free dei visitatori cinesi.
A incentivare ulteriormente i consumi dei turisti non europei potrebbe essere la norma inserita nella prossima Legge di Bilancio che prevede la diminuzione della soglia minima di spesa da 154 a 70 euro. Una misura che avvicina l’Italia agli altri paesi europei e che punta a rendere più attrattivo lo shopping nel Paese, agendo da volano non solo sugli acquisti ma sull’intero indotto.
I trend nei pagamenti digitali – Durante il summit Planet ha inoltre presentato i risultati dello Shopping Sentiment Report 2023*, che ha fotografato comportamenti e aspettative degli shopper internazionali online e fornito un ritratto dettagliato dei consumatori italiani. Sul fronte pagamenti, gli acquirenti del Belpaese preferiscono PayPal (71%) e le carte di credito o debito (60%), ma circa un terzo utilizza anche le carte prepagate. Comprare con la propria valuta è un aspetto considerato molto importante da più del 42% degli intervistati, tanto che quasi nove su dieci pagherebbero con la propria valuta se ne fosse offerta la possibilità: tra le ragioni principali, il fatto di conoscere il prezzo esatto nella valuta locale, che potrebbe essere più vantaggioso (34%). A rendere positiva la shopping experience online è soprattutto la semplicità del procedimento di reso e di cambio (43%), la presenza del proprio metodo di pagamento preferito (39%), la visibilità dello stock (37%) e l’offerta di diverse possibilità di consegna, a casa o in negozio (35%).
“Nel 2023 abbiamo messo le basi per accelerare la piena ripresa sui livelli pre-pandemia e registrato nuovi comportamenti da parte dei turisti internazionali che definiranno le tendenze del futuro. Lo shopping Tax Free rappresenta un volano fondamentale per il Made in Italy, per questo vediamo con favore la decisione del Governo di abbassare la soglia minima di acquisto. Si tratta di un provvedimento che, oltre a rendere il nostro Paese più attrattivo agli occhi dei turisti extra europei, avrà benefici su tutto l’indotto, in particolare sui piccoli commercianti. Speriamo che il Parlamento, che in più occasioni ha dimostrato un forte interesse per la questione, possa approvare la norma in tempi brevi” ha commentato Stefano Uggeri, SVP and Managing Director Retail Italy di Planet.