Industrie Chimiche Forestali S.p.A. (ICF), quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e nota per la progettazione, produzione, e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, ha presentato i risultati consolidati gestionali del terzo trimestre 2023. Nel corso dei primi nove mesi dell’anno, i ricavi sono stati di Euro 60,3 milioni, ridotti rispetto ai Euro 65,7 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Questa diminuzione è attribuita alle sfide globali nelle condizioni economiche che hanno influenzato i settori di attività di ICF.
Tuttavia, l’EBITDA ha mostrato una crescita significativa, raggiungendo Euro 6,5 milioni e Euro 6,8 milioni a parità di perimetro, segnando un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’EBITDA margin si attesta al 10,8% (12% a parità di perimetro), evidenziando un miglioramento rispetto al 7,3% registrato al 30 settembre 2022 e confermando la tendenza positiva che caratterizza il 2023.
L’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo è migliorato, scendendo a Euro 13,9 milioni rispetto ai Euro 15,8 milioni registrati al 30 giugno 2023, anche grazie a una maggiore marginalità. Questa cifra include Euro 8,2 milioni per leasing di beni ed immobili, Euro 3,5 milioni per l’investimento nel capitale circolante netto della recentemente acquisita divisione Langè, oltre a Euro 1,4 milioni per il pagamento della prima tranche del prezzo.
Guido Cami, nella foto, Presidente e CEO di Industrie Chimiche Forestali SpA, ha dichiarato: “Nei primi nove mesi del 2023 l’attività economica mondiale, a causa dell’inflazione e di condizioni di finanziamento sempre più stringenti, dopo due anni di forte espansione, ha subito un progressivo rallentamento. Questo andamento macroeconomico con impatto globale si è riflesso anche in tutti i settori dove è presente il nostro Gruppo che opera principalmente nei settori della calzatura tecnico-sportiva e del lusso, della pelletteria, del flexible packaging, del settore automotive e delle attività industriali. Il fatturato si è ridotto dell’8 % a livello complessivo. Ciò nonostante, lavorando su tutti i costi operativi, la redditività complessiva delle vendite è migliorata realizzando nel periodo un ebitda pari a 6,5 milioni di euro rispetto ai 4,8 milioni di euro del 2022. La divisione Langè, acquisita al 3 aprile scorso, comincia a dare buoni riscontri per il packaging lusso in cotone contribuendo con circa 3,5 milioni di euro di fatturato nei primi sei mesi di lavoro comune. Ci auspichiamo quindi che nel 2024 si colgano risultati soddisfacenti in termini di fatturato complessivo e redditività”.