Eni (nella foto, l’a. d. Claudio Descalzi) e Merakes LNG Sellers hanno firmato un accordo di vendita e acquisto di GNL da 0,8 miliardi di metri cubi all’anno a partire da gennaio 2024 per 3 anni, che si aggiungono al contratto in essere dal 2017 con Jangkrik LNG Sellers da 1,4 miliardi di metri cubi all’anno.
Con questi nuovi volumi, Eni si assicura maggior flessibilità e diversifica ulteriormente le proprie forniture di GNL rafforzando la propria presenza nei mercati in crescita dell’Asia meridionale e dell’Estremo Oriente.
Questo contratto – insieme ai contratti di lungo termine recentemente firmati con la Joint Venture Marine XII in Congo fino a circa 4,5 miliardi di metri cubi e con QatarEnergy LNG NFE (5) per circa 1,5 miliardi di metri cubi dal progetto North Field East – concorre a consolidare il portafoglio GNL di Eni facendo leva sulle forti relazioni con i paesi dove operiamo e sull’approccio integrato che parte dallo sviluppo delle attività upstream e arriva fino alla commercializzazione del GNL, in linea con la strategia di transizione energetica della società, impegnata ad accrescere il contributo del gas sul totale della produzione, con l’obiettivo di arrivare al 60% di gas nel portafoglio upstream entro il 2030. Eni punta a superare il raddoppio dei volumi di GNL contrattualizzati per oltre 18 milioni di tonnellate anno entro il 2026, facendo leva sull’integrazione tra il settore Upstream e le attività di gas marketing.
Eni opera in Indonesia dal 2001 nell’esplorazione, nello sviluppo e nella produzione. Il recente annuncio della scoperta di Geng North-1, insieme all’acquisizione degli asset Chevron e al previsto sviluppo fast track del progetto Indonesia Deepwater Development (IDD), rinforzano significativamente la presenza di Eni nel bacino del Kutei, molto prossimo agli impianti di liquefazione esistenti di Bontang e confermano lo stretto rapporto con un Paese strategico per lo sviluppo del portafoglio GNL di Eni.