“Bisogna agire in termini di emergenze per sanare la criticità economica che grava sulle aziende, ma anche in termini strategici per impedire che uomini e donne lascino il mondo dell’agricoltura”. Lo ha detto a Trieste il ministro delle Risorse Agricole e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, riferendosi alle conseguenze del maltempo. “L’agricoltura – ha proseguito il ministro – deve tornare ad essere sempre più centrale anche alla luce degli eventi internazionali che ci mettono in condizione di sapere che, senza sovranità alimentare, senza la possibilità di produrre quello che consumiamo, rischiamo in fasi storiche in cui qualcuno decide di tagliarti le filiere, di rimanere senza approvvigionamenti e quindi senza la libertà”. Lollobrigida ha poi sottolineato che il Friuli Venezia Giulia ha due tipi di vocazione: la parte più votata ad altre attività rispetto a quella agricola, e la parte del Friuli, invece, votata più all’attività agricola. Ciò nonostante, il maltempo e le modificazioni climatiche incidono su tutto il territorio nazionale con delle criticità che vanno affrontate, sia con i ristori, sia con una strategia che metta insieme un sistema assicurativo virtuoso. “Devo dire, la popolazione di questa Regione, dal punto di vista imprenditoriale è particolarmente attenta a questa corresponsabilizzazione che comporta nuovi scenari, con dei costi eccezionali che non possono essere gravati solo sullo Stato e vanno invece coordinati anche attraverso previsioni assicurative che ci mettano al riparo – ha concluso Lollobrigida – dalla impossibilità di sostenere tutti per quanto ne hanno necessità e bisogno”.