Più che un risiko sembra un poker, ha commentato qualcuno, e in effetti lo spoil system in atto sul mosaico della mappa del potere sanitario laziale assume contorni strani, indefiniti. Chi è fuori dai corridoi del palazzo del potere finisce per non capire più nulla, la strategia del governatore Rocca è chiara negli obiettivi – sradicare una classe dirigente legata a filo doppio alla vecchia amministrazione – ma non nei suoi passaggi. Ci sono delle pedine inamovibili per protezioni importanti e stratificate, ci sono pedine utili, al di là delle appartenze politiche, che un politico accorto evita di sacrificare. E ci sono degli equilibri che è difficile incrinare senza danni. Quindi avanti a piccoli passi, e se qualche ricambio (provvisorio) non è brillantissimo, almeno non rema contro. Dunque le mosse. La promozione di Angelo Aliquò, dall’inferno politico ciociaro all’attico dello Spallanzani. Deve implementare la posizione di prestigio internazionale conquistata da Francesco Vaia (che ora dal Ministero vigila sulla evoluzione del “nuovo” Covid). I primi passi promettono bene. C’è da registrare lo scambio alla pari di direttori amministrativi (Gioia Amodei dallo Spallanzani all’Umberto I e Barbara Solinas dall’Umberto I allo Spallanzani) tra ospedali. Nulla da eccepire. Ma a Frosinone cosa succede? Stallo. Ci sono due nomi in ballo, ma la lotta tra interessi di potere, contrasti politici (e altro…) sta rallentando le scelte. E’ uno dei motivi per cui sembra che ai vertici della Asl ciociara che nessuno resista più di tanto. Ci andrà Daniela Sgroi, oggi direttore sanitario alla Asl Roma 3, o Sabrina Pulvirenti, oggi DG in Lucania ma con grossa esperienza di sanità laziale? Sono sconcertati anche gli scommettitori più agguerriti. Settembre sarà decisivo. Ci sono poi quattro commissari straordinari in campo. Anche in questo caso è difficile dire per quanto governeranno. Qualcuno si muove come se avesse una polizza nel cassetto, come se avesse anni di contratto davanti. Altri si muovono con i piedi di piombo. La sanità laziale ci ha abituato a questi scenari. Vogliamo aggiungere quel pacchetto di mischia delle poltrone in scadenza? Ci sono nomi e ospedali importanti in gioco. Rocca e i suoi hanno un lavoro complicato. E la partita a poker con i suoi nemici è appena iniziata.
Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio