Secondo l’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA), le domande di asilo registrate nei paesi dell’Unione europea, in Norvegia e in Svizzera durante la prima metà del 2023 hanno subito un notevole aumento del 28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento ha portato il numero di richieste a circa 519.000 nei primi sei mesi dell’anno, con la previsione che possano superare il milione entro la fine dell’anno. I principali richiedenti asilo in questa prima metà del 2023 provengono principalmente da Siria, Afghanistan, Venezuela, Turchia e Colombia, rappresentando il 44% delle domande totali. Questo periodo ha segnato il più alto numero di richieste di asilo registrato dall’anno 2015-2016, quando l’afflusso di rifugiati in Europa a causa del conflitto in Siria aveva portato a 1,35 milioni di richieste nel 2015 e 1,25 milioni nel 2016. Nel 2022, le domande di asilo erano state 994.945. La Germania è stata il paese che ha ricevuto il maggior numero di domande di asilo, con il 30% del totale, seguita da Spagna (17%) e Francia (16%). L’aumento delle domande ha messo sotto pressione molti paesi europei nel trattamento delle richieste, con un aumento del 34% dei fascicoli in attesa di decisione rispetto al 2022. Circa il 41% delle domande di asilo di prima istanza ha ricevuto una risposta positiva, il che indica che una percentuale significativa delle richieste è stata riconosciuta come valida. L’aumento delle domande di asilo è avvenuto in un contesto in cui le strutture di accoglienza e di sostegno sono già limitate in diversi paesi dell’UE. Inoltre, quattro milioni di rifugiati ucraini beneficiano di uno status di protezione separato a causa del conflitto in corso tra la Russia e l’Ucraina. Questo ha creato ulteriori sfide per l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti asilo.