Il colosso immobiliare cinese, Country Garden, ha evitato il default tecnico sul suo debito, grazie a un accordo con i creditori che ha permesso una proroga dei pagamenti del debito onshore del valore di 3,9 miliardi di yuan (circa 537 milioni di dollari). Questo sviluppo ha portato un certo sollievo agli investitori e al settore immobiliare cinese, ma le sfide persistenti rimangono sul tavolo. Country Garden è stato colpito duramente dai problemi finanziari che affliggono il settore immobiliare cinese da oltre un anno. La società, considerata finanziariamente solida rispetto ai suoi concorrenti, aveva mancato il pagamento di due cedole denominate in dollari a inizio agosto, causato dalla flessione della domanda di case che aveva messo a dura prova il suo flusso di cassa. Le autorità cinesi hanno risposto al collasso del settore immobiliare con una serie di misure di stimolo, tra cui il ribasso dei tassi ipotecari esistenti e dei prestiti agevolati per l’acquisto di prima casa nelle città principali. Queste misure mirano a rilanciare la domanda e ad alleviare la stretta di liquidità che ha colpito il settore. Nell’accordo raggiunto con i creditori, Country Garden è stato autorizzato a rimborsare il debito onshore in tre anni, evitando così un default che avrebbe potuto avere conseguenze significative. Tuttavia, il gruppo non è ancora fuori dai guai, dato che stanno scadendo i termini per il rimborso degli interessi su due prestiti, per un totale di 22,5 milioni di dollari. Alla società era stata concessa un periodo di grazia di 30 giorni per effettuare il pagamento.